Home TennisIl mondo degli Under Lisa non si sciupi

Lisa non si sciupi

by Franco Marucci

Lukas ieri era in loco, dico al Bonfiglio, e ha postato un gradito commento ai match che ha visto e che s-posto dai commenti alla pagina principale. Io non ho potuto infatti monitorare il torneo perché ho passato l’intera giornata a Verona, dove ho parlato nell’ambito di un convegno di studi sulla drammaturgia classica e shakespeariana. A chi interessa fra gli appassionati di tennis giovanile, ma dubito che ve ne siano molti, preannuncio stasera un post di resoconto corredato da alcune foto dalla città di Giulietta. Ora dice appunto Lukas, col quale da sempre mi trovo in perfetto accordo, e che è dunque …ipso facto un fine intenditore di cose tennistiche:

“Oggi ho visto una straripante Bianca maltrattare una poveretta argentina. La malcapitata non mi è parso valesse realmente la sua 110° posizione nel ranking (probabilmente gonfiato dall’aver fatto quasi tutti tornei in Sudamerica), ma realmente è stato un massacro di vincenti di diritto, di rovescio, ace di prima e persino uno di seconda… Comunque bene.

Poi ho visto la mia “pupilla” Bilardo, che ti segnalavo l’anno scorso ai tempi dell’Avvenire, giocare un ottimo tennis, alcune soluzioni vincenti da applausi, belle variazioni, gran grinta, palla del 5-2 nel terzo uscita di un soffio e alla fine si è spenta e ha finito per perdere 6-4. La sua avversaria americana tuttavia mi pare valesse tutto il suo ranking (29), quindi tracollo a parte la archivierei come bella partita, avvincente, con prospettive.

Mi è spiaciuto non vedere invece Jessica ri-bistrattare la Zhuk, impegni mi han fatto arrivare troppo tardi. L’ho vista comunque aggirarsi bella serena a guardare partite altrui, che differenza dall’anno scorso in cui faceva la portabottiglie della sorellina.

Bonfiglio mi sa che finisce qui per me quest’anno purtroppo. Ma se dovesse esserci Turati-Pieri al terzo turno… chissà… un modo si trova”.

Continua pure a mandare commenti caro Lukas! A sera ho poi visto tutto il quadro di ieri martedì 19 e aggiungo qualche nota.

Non ce l’ha fatta Guerrieri contro Molcan, bel mancino slovacco come lui visto a Firenze 2014 e forse nel frattempo irrobustito ricordando che era un anno fa un peso leggero. Andrea ha vinto il primo ma poi ha subito un doppio 6/2: il prosieguo del torneo ci dirà se è una piccola controprestazione di Andrea oppure se Molcan, solo tds 12, ha fatto la differenza.

Pellegrino ha dal canto suo bloccato e abbattuto il pericoloso Cunha Silva. Forse qualcuno ricorderà i miei commenti su di lui, cioè Cunha Silva,  l’anno scorso da Firenze. Non ricordo negli ultimi anni un giocatore del giovanile che abbia un braccio più spettacolare di Cunha Silva, dal carnato olivastro tipicamente lusitano. E’ il classico giocatore che se lo vedi solo nell’arco di dieci scambi ti fa esclamare: questo diventa un campione anche subito. Se sosti un altro po’ a guardarlo ti accorgi però che mette magari tre vincenti strabilianti e stratosferici e poi altrettanti gratuiti veramente osceni e scriteriati. Pellegrino avrà  avuto giudizio nel contenerlo nel  I set e presumibilmente Cunha Silva gli ha regalato il secondo a furia di errori. Summaria si trova in silenzio già agli ottavi avendo battuto probantemente quello che ha battuto Karimov, osso assai duro. Un altro nostro agli ottavi scaturirà dal derby Bonacia-Giacomini e si aspetta Weis. Tutto qui: altri italiani in corsa non ce ne sono più.

Nel femminile ne sono restate tre delle nostre, Turati B. e Pieri J. che se vincono oggi si battono agli ottavi per accedere ai quarti, e Beatrice Torelli. Nel frattempo il torneo dà qualche precisa indicazione: gli Ausopen junior sono stati quasi una bufala perché anche la vincitrice là, la Mihalikova, è fuori. Impressiona la vittoria di Francesca Di Lorenzo (italiana? manco per sogno: USA), facile facile su Zavatska: Di Lorenzo che ha già all’attivo vari risultati prestigiosi. E stupisce anche la eliminazione di Samir ad opera della brasiliana Stefani, ahimè lei pure di nome ma non di passaporto italiano.

Dulcis in fundo Lisa Piccinetti. Lietissimo di esser stato smentito: paventavo un 6/1 6/2 massimo e prevedevo non avrebbe impensierito Blinkova vincitrice di S. Croce. Ebbene avete visto: ha perso al terzo avendo grattato il secondo alla russa. Il termometro tennistico dice che in media 6/1 significa che non c’è partita, 6/2 che comincia ad esserci, e che 6/3 è assai vicino a 6/4, punteggio che implica vittoria di un set per due o tre palle a favore o sfavore. Piccinetti ha perso 6/2 2/6 6/2. Concludendo i giocatori possono proporsi progressi entro due anni, un anno, sei mesi, o anche due e tre settimane. Piccinetti fra le nate 2000 mi sembra quella che ha avuto di recente la maggiore accelerazione. Un nove mesi fa perdeva ai quarti dalle coetanee nei campionati nazionali: oggi non so. Di sicuro è quella che ha collezionato i risultati più lusinghieri nell’ultimo mese. L’importante è appunto che non si squagli strada facendo.

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