Questo marzo 2018 è uno dei non pochi momenti negli ultimi anni in cui le girls stanno facendo meglio dei boys, anche se i nostri boys di punta, che sono poi uno o due, e per ora sono di semi-punta, stanno coperti. Non so se è giusto: intanto Svrcina, avversario storico di Musetti che lo ha battuto in Australia, è andato in capo al mondo a prendersi un torneo tailandese Grade 1 sguarnitissimo che gli fruttificherà una miniera di punti. (Ma la foto in copertina è di Korda, per par condicio dopo tante foto di girls). Comunque anche nell’ambito del femminile i buoni segni che mi appresto a sottolineare vengono da giovanissime che si sono distinte nelle fasce dei tornei da Grade 3 in giù, cioè anche 4 e 5. In realtà come si sa marzo è un mese chiave per lo Junior, venendo dopo un abituale periodo di semina che sta tra ottobre e gennaio, seguito da uno di raccolto che inizia per alcune-i sin dagli AO. In marzo si disputa il primo Grade 1 europeo all’aperto, il Perin croato, e dopo poco prende il via il gruppo dei tornei italiani, spagnoli e rivieraschi che guida agli eventi clou di S. Croce, Bonfiglio e Parigi.
Ma facciamo parlare i fatti. E partiamo dalla Cocciaretto, la nostra attuale golden girl, che, dopo un lungo stop di cui si dovranno vedere i frutti, credo torni in pista da lunedì a SM di Pula 25 mila in main draw con una wild card. Potrei sbagliarmi naturalmente, ma la nostra è in entry list, e non figura nelle quali che iniziano oggi (forse disturbate dalla pioggia, ma la Sardegna è la Sardegna). Ergo tutto lascia supporre che sia così. Questo tabellone sardo vale assai più dei dollari che mette in palio, e le prime otto teste di serie, se poi vengono, sono comprese entro le 200 WTA e la prima è la n. 68: un range da 60 o anche 80 mila cinese. Cocciaretto dunque. Con la mia piena approvazione (per quel che conta!) la ragazza pare intenzionata a procedere da ora in avanti su un doppio binario: a sinistra partecipazioni mirate e agevolate (leggi wild card) negli ITF Pro 25 mila, a destra tornei Junior di grado alto. Alcuni autorevoli commentatori, anche di questo sito, ipotizzavano che Elisabetta snobbasse, dall’alto della sua prestigiosa classifica, la numero 16 ITF Junior, i tornei Grade 1 e oltre per dedicarsi esclusivamente ai Grand Slams. Errore. Cocciaretto figura iscritta come n. 1 al Perin croato che inizia subito dopo, il 20 marzo prossimo. Sarà forse per assaggiare il terreno, vedremo. Parentesi: lo scorso anno il Perin fu un torneo bellissimo, dove Tatiana Pieri, se non erro, sfiorò in semifinale la vittoria contro la Zavatska. Quest’anno il tabellone mi pare più sguarnito, ma forse solo perché non conosciamo ancora bene tutto il nuovo roster Junior. Parentesi nella parentesi: non ho smesso di tifare Tatiana, che può iniziare da ora un cammino che non porterà ai fastigi WTA ma a buone posizioni mediane, che lei merita per la sua costanza e l’attaccamento al tennis. Con la sua solita scalogna Tatiana gioca e gioca, non si ferma mai, e si becca sempre al primo turno le più forti: a Heraklion che si chiude oggi ha incocciato subito nella Bondar perdendo sul filo di lana al terzo, Bondar che è in semifinale avendo poi liquidato tutte le altre con punteggi molto severi, e che credo si aggiudichi il torneo.
Nella settimana che si chiude oggi la rassegna dei risultati dei nostri è questa. Fiorentini e Passaro, boys, nomi relativamente nuovi e ben vengano, raggiungono le semifinali in due Grade 4, uno slovacco e uno svedese. La rediviva Rumi lei pure cede in semifinale in Svezia. Rumi è 2000, quindi, mi si passi l’espressione, ormai “vecchia” per la categoria, ma è stata ferma un anno e passa e quindi è ancora giovane. Al Grade 3 Raquette d’or marocchino poca gloria per i maschi e poca anche per le femmine, ma registriamo il successo finale nel doppio di Delai-Brancaccio. La ciliegina sulla torta viene da Asia Serafini. D’accordo, il torneo che ha vinto, algerino, è un Grade 5. Ma Serafini è 2003 e le italiane non brillano mai per precocità e sono e siamo tutti dei diesel che avanzano e progrediscono con lentezza. Serafini ha vinto fra l’altro su un mucchio di italiane tutte del suo millesimo o un anno più anziane come Alvisi, Alessi e Simone e ne dimentico altre. Serafini sta vicino a casa mia ma non l’ho mai vista giocare dal vivo, e comunque amici molto esperti e credibili ne dicono molto bene. Non è una piccoletta come il 90 per cento delle nostre, ma pare alta e atletica. Firenze tiene in serbo ormai per l’anno prossimo una che potrebbe dire tanto, se non stupire, saprete a chi mi riferisco o forse no, ma ne taccio il nome per scaramanzia. Di sicuro la Serafini o chi per lei ha un gran fiuto, il che è nel tennis una dote supplementare molto utile. Sceglie bene i tornei da giocare e li vince. Uno pure africano poco tempo fa. Con questo torneo rosicchierà altre posizioni in classifica Junior. Io la attendo a Firenze.
Ridendo e scherzando siamo appunto ormai a due settimane dall’inizio del City of Florence. Molti amici invocano benevolmente un mio post preparatorio, e li ringrazio, ma attendo: siamo ancora lontani. Come si sa la entry list di Firenze è sempre magmatica, e le rinunce last minute sono purtroppo frequenti; e gli stessi tabelloni quali vengono definiti nella notte del sabato antecedente. E per le wild cards bisogna attendere la conferenza stampa.