
Foto Pierocamel
Per le considerazioni generali sul momento del giovanile boys fino a questa data valgono le cose dette nel post precedente. Ho titolato domenica “Storica doppietta consecutiva” perché anche l’anno scorso ci aggiudicammo singolo femminile e maschile, e bisognerebbe consultare l’albo d’oro per verificare se in anni passati per due volte di seguito si è ripetuto questo fatto: ma non credo. Il risultato eccezionale e irripetuto sinora (o magari no) è che abbiamo vinto tre su quattro tornei e anche avuto una coppia maschile finalista nel doppio. Troppa grazia Sant’Antonio verrebbe da esclamare. Ma ripeto: tutt’altra sarebbe stata la storia se fossero venuti anche in piccolo contingente i primi o anche i secondi del ranking junior. Ho ciccato il mio pronostico, che dava vincente Frinzi, perché Frinzi fu finalista l’anno scorso, era tds n. 3, e soprattutto aveva battuto Forti l’anno scorso in semifinale con facilità irrisoria: ma fu un match che non vidi, forse una controprestazione di Forti stesso.
Forti, Frinzi e Jannaccone. Forti ha vinto il torneo e onori a lui. Aver vinto in rimonta vari match e soprattutto aver superato in una delicata e lunghissima battaglia Smith in semifinale è un grosso risultato per un giocatore che spesso si squaglia, o si squagliava, dopo un brillante primo set. Anche contro Paul, lo svizzero, Forti era partito male ma ha saputo risalire e vincere. Anche Forti, che ha fatto un gran balzo in classifica, e ora è il primo italiano, dovrà fare molti progressi per diventare competitivo e più competitivo. In prospettiva Forti deve abbinare al servizio, fulminante a volte ma anche discontinuo e quindi non ancora redditizio come dovrebbe, una maggiore sicurezza e profondità dei fondamentali (perde di norma troppo campo con i… forti), e scendere più spesso a rete dove può fare benissimo con la sua eccezionale apertura alare. La finale è stato il suo match più positivo, continuo e controllato, e anche questo depone a suo favore. Su Frinzi ho spesso detto in passato cose egregie, ma più il tempo passa più si vede che ha chiari limiti di potenza anche se vi sopperisce con notevole e anzi non comune controllo del match. Su Iannaccone non mi esprimo, lo conosco poco e l’ho visto poco. Fa un buon risultato poi cade al successivo, questo almeno si può dire.
Ramazzotti. A questo terzetto andrebbe aggiunto potenzialmente Ramazzotti. Anni fa pareva un marziano ed è stato uno dei pochi italiani precoci, e, come ricordavo, a Firenze due anni fa fu lì lì per battere il tedesco che poi vinse il torneo. Da due anni a questa parte è venuto purtroppo calando e parecchio (è ora intorno al 600 di ranking!). Con il senno di poi aver perso 7-6 6-3 da Holis, battuto rocambolescamente da Musetti, non significa una prestazione negativa: tutt’altro. Adesso Ramazzotti è un giocatore di media taglia, ben piantato, spalle larghe, corporatura massiccia, che forse ha patito il passaggio da giocatore vincente di rimessa e di difesa a giocatore d’attacco che sta ancora cercando di costruirsi. O ha avuto qualche altro problema che non so.
Musetti. Dopo Forti vincitore, la ribalta deve essere tutta per Musetti. E se rimarco da tempo che è il migliore del nostro vivaio e che può fare grandi cose in futuro è perché intravedo, e invoco, margini di miglioramento. Senza i quali presto sarà raggiunto e superato da altri coetanei anche in Italia (altrove si stanno muovendo bene anche Rottoli e Cobolli). Il rischio è che Musetti si blocchi su un tipo di gioco che può essere vincente sino al 250 del ranking ma è perdente oltre. Primo punto: dovrà irrobustirsi e mettere più peso anzitutto alla prima di servizio e ai due fondamentali. Musetti palleggia sicuro a velocità normale, ma spesso e volentieri sbaglia e va lungo o in rete quando forza. E anche i suoi colpi interlocutori prima o poi vanno corti e invitano l’avversario ad avanzare e a chiudere. Metta anche in programma rotazioni di difesa che gli consentano di rifiatare e attendere. Ho già rilevato che Musetti infiamma il pubblico con punti a volte spettacolari che comportano alti rischi e sono frutto di un gioco sopraritmo. Il che significa che spesso commette errori e gratuiti altrettanto spettacolari. Il ragazzo è oltre tutto molto simpatico e guascone e sa attirarsi immediatamente il tifo.
Da seguire. Inserra è un mio pallino, un giocatore che mi piace anche se ammetto che non fa grandi risultati. Ha ormai 18 anni e dunque non è più giovanissimo, ma gioca un tennis molto bello e di classe, epperò perde quasi sempre da giocatori anche di medio valore. Il giocatore che dopo Musetti ha destato maggiore impressione è il mancino 2001 Zeppieri. Ho seguito l’inizio del suo match di II turno contro Paul, 1999 svizzero come già detto, e che sembrava addirittura sul punto di mettere sotto Forti nei quarti, e ci ha perso al terzo dopo aver lottato a lungo ad armi pari. Dopo Musetti è il nostro giovane maggiormente da seguire. Altra bellissima prestazione è di Tortora, che dopo aver battuto la tds 14, nel più bel match, probabilmente, della sua giovane carriera ha severamente impegnato addirittura la tds n. 2 Smith: un match avvincente quanto anche molto tecnico. Un giocatore dal tennis molto puro e classico è pure Marson, che come ho ricordato in cronaca ha quasi strappato il pass al II turno contro Von der Schulenburg.
Delusioni. Sul piano dei risultati Frinzi avrebbe deluso se non fosse che ha incocciato in una prestazione monstre di Musetti. Poi Ingarao delle cui sceneggiate e spacconate ho parlato nei post durante il torneo. Deve ricominciare da zero con assai più umiltà se vuole tornare competitivo.
Ayeni, Soto, Von der Schulenburg. Ayeni è effettivamente n. 30 del ranking, e ne avevo ipotizzato al buio la immediata eliminazione: ha retto con le unghie e coi denti per due turni e poi ha perduto da Soto cileno. Giocatore simpatico, esuberante, vario, comunque, e che il pubblico ha adottato e applaudito con simpatia. Von der Schulenburg ha fatto un signor torneo, partendo dalle quali, ma a dimostrazione dei valori in campo piuttosto equilibrati al suo posto ci poteva stare Marson come ho detto.