Lucrezia Stefanini
Sì, ne sono io per ora l’unico membro iscritto e il fondatore, ma avrà lo si spera numerosi affiliati nel prossimo futuro.
Personalmente fingo di essere un commentatore obiettivo ma sono in realtà un tifoso; sennonché i giocatori giovani e anche peraltro anziani per cui tifare sono sempre meno, e quelli e quelle per cui tifavo sono in ribasso, e quasi quasi non tifo più per loro.
Come sapete tifavo Errani e tifo ancora per lei ma non mi nascondo che Sara non fa più quegli exploits che faceva anni fa, e vince un bel match lottato da par suo e poi ne perde quattro di fila con giocatrici… si’ certo, emergenti, e cioè regge la sua classifica con l’anima e coi denti. Tifavo a scendere Martina Trevisan, e credevo che il suo rientro potesse significare la voglia almeno di tentare la scalata, di togliersi soddisfazioni, di entrare nelle prime cento, di calcare la terra del Foro Italico o del Roland Garros: niente da fare anche con lei. Non mi rimanevano che le Pieri, ma rifletto che quel cammino folgorante che si apriva alle due due anni fa non è percorribile ed era un sogno a occhi aperti.
Torniamo a noi e diciamo che allo stato attuale delle cose non c’è a parte la Giorgi nessuna italiana emergente né la avremo per i prossimi due o tre e più anni. Né da dietro sembrano esservi segni incoraggianti benché le annate delle quindici-sedicenni siano indecifrabili. Non tifo per nessuna entro il 1998 in particolare: solo la Samsonova ci dovrà dire nel prossimo mese sin dove può arrivare, e nei tre o quattro tornei sino al Bonfiglio si gioca il tutto per tutto.
Nei maschi under stiamo leggermente meglio ma senza il giocatore di punta: si è però smosso qualcosa con Caruana e soprattutto con Dalla Valle: era qui che dopo questo cappello volevo arrivare.
Nulla di eccezionale, ma Henry il gigante buono è in serie tutto sommato positiva da un mese e da tre o quattro tornei: per ora ha ottenuto due semifinali e una finale senza vincere il torneo, d’accordo. A Istres gioca domani la semi e non è detto, sebbene incocci la tds n. 1 canadese. Là non ha perso un set. Sulla carta un match proibitivo: il canadese è n. 29 e del 1999.
Ribadisco, peccato che ci abbia messo tanto, un due anni, a ingranare, e se ne dovrebbero chiarire le ragioni. Nessuno lo avrebbe immaginato: Henry era un mese fa nel magma intorno al 500 ITF; lunedì potrebbe essere il terzo italiano del ranking e ampiamente dentro i 100.
Sì ma Guerrieri? Non è da meno? È vero: Dalla Valle è in semi ma Guerrieri gioca domani addirittura la finale in Bulgaria a un Grade 2 leggermente più debole del torneo francese. Anche per lui tifo, sebbene sia giocatore più regolarista, meno esplosivo, più ragionatore, e anche al momento con meno colpi di Dalla Valle. Ma raramente sbaglia per primo.
Ho trascurato Lucrezia Stefanini! È pure lei in semifinale e d’autorità ha lasciato quattro giochi all’avversaria: domani il primo vero match duro, con la Zavatska, vincitrice di Firenze l’anno scorso, un tenace motorino.
