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Febbri maltesi

by Franco Marucci

Oggi avevo meditato di fare un salto a Santa Croce ché il torneo entra nel vivo; ma qui da me è venuta giù tanta acqua che non me la sono sentita di mettermi in viaggio. Tra l’altro il torneo è trasmesso in streaming come avrete visto, sebbene le immagini siano convesse, poco nitide, e vanno e vengono. Prima di passare alla cronaca due precisazioni. Daniella Dimitrova che avevo dato per sorella di Dimitrov non lo è a quanto pare: è magari cugina. C’è un po’ di differenza di millesimo tra i due, per quanto possano essere arzilli i genitori. E comunque la Dimitrova a Santa Croce ha sì battuto sul filo di lana la nostra Rossi, ma ha poi perso con la USA Stearns che a sua volta ha perso da una russa anzi bielorussa, il cui lunghissimo cognome sbaglierei se trascrivessi. Volevo infine intitolare questo post: “Ma non ce lo aveva detto…”. Mi sarei riferito alla Cocciaretto, che ieri incautamente davo rinunciataria a questo torneo in vista del Bonfiglio: così è, ma la nostra, a sorpresa, è in tabellone in doppio con la compagna di sempre, appunto la Rossi. Da Tirrenia, dove mi pare sia allocata, e allenata, c’è una mezzoretta di auto a Santa Croce; e un doppio è sempre un buon rodaggio distensivo e un buon modo di non perdere tono agonistico. Magari se faceva il torneo non ci dispiaceva però.

Febbri maltesi? Ci arriviamo. Intanto l’ultima italiana, la bravissima Barbara Dessolis che vedete in foto, ha alzato bandiera bianca, e di più non poteva fare contro la tds n. 2 Zheng. Ha perso con l’onore delle armi 61 75. E con lei non ci sono più italiane ai quarti, e cioè nelle ultime otto del torneo. Dall’alto il tabellone ha presentato la inopinata uscita di scena della tds 1 Sun, svizzera ma orientale di nascita, che a mio avviso – lo dico perché non sempre ci prendo – era candidata a vincere il torneo. La vittoria della Rogozinska polacca piacerà un sacco a qualcuno di TUW. Si è parlato spesso della Polonia tennistica sul nostro sito, e questa è solo una terza o quarta junior di punta dopo la Swiatek e la Chwalinska, che hanno per paradosso classifiche più alte perché ormai sono troppo forti per i tornei junior e non li fanno quasi più. Ecco: quella sì che è una scuola, dico la polacca.  Altre pervenute nei quarti sono Frayman e Ganz, ambedue ben note. Si scontreranno domani fra loro. La Ganz è una mina vagante e la Frayman dovrà stare bene attenta.

Eccoci alle due maltesi, Pellicano e Curmi. Chi si loda si imbroda, ma spero molti ricordino che questo sito ha da tempo scoperto e lanciato queste due giocatrici e ne ha seguito i movimenti. Pellicano è ora della squadra Lozano dopo un annetto  in riviera italiana; di Curmi so solo che ha fatto una escalation ragguardevole in questo 2018, e ora è 82 del ranking con licenza di avanzare ancora. Ma l’avevo avvistata e reclamizzata varie volte. Pellicano un po’ opaca negli ultimi tempi ma dunque si sta rilanciando, e Pellicano che ha battuto due quasi fortissime come Dema e Prisacariu, mentre Curmi ha infine domato la Sato al terzo.

Nei Boys la piacevole sorpresa nostrana è il gigante Dambrosi, in ombra nei tornei precedenti dopo un inizio anno molto promettente. Oggi capolavoro, a giudicare dal punteggio contro il coreano Park, 61 62, Park che però già a Prato ha lasciato a desiderare. Musetti perde ancora per strada un set, vince 64 al terzo, ma aveva di fronte un 2000 olandese di buona caratura. È da ora che deve mettere la quarta e poi la quinta. Soprattutto perché domani il match è delicato, avendo lui di fronte il turco Erel, mancino, 2000 e ranking 26 e in passato addirittura 18. Pure un mancino è Cerundolo argentino, un argentino di quelli buoni e non fasulli come molti ora approdati. Tortora ha lottato nel primo set, cedendo solo per 75; nel secondo Cerundolo ha preso il largo e si è portato 30 e 41 con il tipico gioco arrotato e alzato dei suoi connazionali. Ma Tortora non si è dato per vinto e, pur fatto ballare da un angolo all’altro del campo, i giochi sono andati da qui in avanti ai vantaggi. Inesorabile però Cerundolo, che fugge via sul 52 e chiude a 62.

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2 comments

Tommy Hemp 16 Maggio 2018 - 20:40

Ho sentito parlare molto bene, anche se per ora non ha risultati rilevantissimi (qualche semi o finale in gradi 4) di un’ulteriore polacca, Pola WYGONOWSKA, del dicembre 2003.
Vedremo l’anno prossimo, direi

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Tommy Hemp 16 Maggio 2018 - 20:42

Pealtro, fatto curioso riguardante sempre una polacca, la Chwalinska. Alle quali di un 100k, l’altro ieri ha battuto la Falconi 6-1 6-4. Ieri non si è giocato per pioggia. Oggi, al primo turno, la Chwalinska ha battuto… la Falconi! (LL) 6-1 6-3.
Non avevo mai visto 2 incontri tra le stesse giocatrici un due turni di seguito di un torneo.

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