Usciamo con l’ultima nostra rappresentante ai quarti e nel terzultimo giorno del torneo, e lascio a voi giudicare se è bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Cocciaretto ha perso stamattina nei quarti contro la Molinaro 6-4 6-4 e tutto sommato ci stava, come si dice. Un sorteggio poco fortunato ha forse fatto scontrare le due giocatrici più forti del tabellone in una finale anticipata. Il valore della Molinaro è noto, e basta ricordare ancora una volta la paura che ha messo alla Tauson a Firenze un mese fa per una buona mezzora. La Cocciaretto? Alcune considerazioni: non ha avuto un inizio di stagione fulminante, credo si possa dire, ma non è una novità che ci metta un po’ a carburare. Anche l’anno scorso a questo punto dell’anno non era esplosa. I suoi progressi sono come per tutta la nostra razza italica, graduali, non esplosivi. Potrebbe influire su questo rendimento per ora non superlativo una programmazione un po’ incerta, o forse mi sbaglio: non ha ancora deciso su cosa veramente puntare, e ha lasciato pare i Grade 2 giovanili, giustamente, ma fa i Grade 1, e certo farà i Grade A Grand slams; ma disputa pure i 25 mila Pro anche se saltuari. Direi però che la situazione sua quest’anno è molto diversa da quella dell’anno scorso. Un conto è riemergere dopo un anno di sosta e non avere nulla da perdere, e un altro è doversi confermare e migliorare, e rispondere alle attese. Comunque l’anno tennistico è lungo e siamo ancora agli inizi e per trarre bilanci bisogna aspettare i prossimi tornei. A Beaulieu in ogni modo la Cocciaretto ha dimostrato la sua assoluta sicurezza nei match con le inferiori o quasi pari, vincendoli tutti senza perdere set e con punteggi molto chiari. Oggi due breaks molto avanti nel set, sul quattro pari di entrambi, le sono stati fatali. Purtroppo, senza ripetere considerazioni fatte nei precedenti post, le altre poche nostre girls hanno avuto un cammino difficile e sono uscite tutte al primo turno da avversarie comunque medioforti.
Nel maschile, sempre a petto di una partecipazione limitata e priva dell’alfiere Musetti, si è fatto onore Davide Tortora, che ha ceduto solo negli ottavi, e per 6-4 al terzo, dal russo Vylegzhanin. La Vela e Bosio sconfitti al secondo turno, altri al primo.
Ma è ormai tempo di migrare e di spostarci con lo sguardo a Salsomaggiore dove sono usciti i tabelloni quali, e dove i match cominciano domattina. Tabelloni davvero molto interessanti con solita nutrita, nutritissima concentrazione di italiani e italiane. C’è tutto sommato il fior fiore del nostro giovanile con davvero poche assenze (ma assenze ci sono, e un po’ inspiegabili vedendo le entry lists). Maschile quali: non voglio ripolemizzare, ma questo di Salso non è un tabelloncino ma un vero e grande tabellone di 48 giocatori. Italiani al 90% con derby annunciati in gran numero, tra giocatori che sarebbe stato bello vedere in main draw. Tra questi è sicuramente Nardi, e ci si domanda cosa abbia fatto di male per non ricevere una wild card in main draw. Inspiegabile. Sorteggio maligno o comunque non facile per lui, che potrebbe avere un russo al secondo turno, e i russi sono tutti pericolosi boscaioli, e poi il vincitore tra un canadese, altra razza pericolosa, e lo svizzero Riedi, che visto a Firenze è un cliente da prendere con le molle. Direi splendido il tabellone quali femminile, un piccolo campionato italiano under 14 e 15. Anche qui insidie, perché il tabellone, tutto pieno, cioè senza bye, è di 32 iscritte. Dall’alto: Mariani incoccia subito in Lois Boisson, che cinque giorni fa ha portato al terzo la Pigato rischiando di vincere, e quindi il match potrebbe essere delicato. O la Pigato ha preso quel match di Beaulieu sotto gamba. Purtroppo se tutte e due vincono si avrà un secondo turno Zucchini-Mariani, Zucchini che si sta recentemente segnalando. Scorrendo verso il basso emerge e si staglia il nome di Noa Krznaric croata che l’anno scorso pareva devastante e si è un po’ fermata ma fa ugualmente paura. Il quarto più interessante e minato è quello basso, dove dovranno guadagnarsi un posto in main draw gente come Zund del Liechtenstein, Dessolis, Cherubini e Paoletti. Zund mi pare un gradino sopra, Paoletti però ha fatto passi da gigantessa di recente, Dessolis vince spesso delle maratone, e Cherubini non è da meno.