Home Copertina Bene assaggiare l’ITF Pro

Bene assaggiare l’ITF Pro

by Franco Marucci

Tempi morti per gli Junior da metà settembre a inizio gennaio dell’anno successivo? Nemmeno per sogno. In effetti i tornei specifici Junior latitano a meno che non si trasvolino gli oceani; oppure si viaggi a vattelappesca per un mero Grade 4 o 5. E c’è chi lo fa e lo sta facendo. Alcuni e alcune junior sono al momento “assoldati” nelle squadre di Serie A 1 (dove giocano la domenica, ma non molti e molte a quanto vedo). Un ottimo, facilmente raggiungibile (voli economici e rapidi in Sardegna da molti aeroporti nazionali) e appetibile banco di prova e terreno di allenamenti è la serie di tornei 25 mila a Santa Margherita di Pula, ormai una collaudata istituzione, e tornei che facendo filotto vengono organizzati in primavera e autunno anche inoltrato: e tornei outdoors, fra i pochi in questo momento dell’anno nel nostro emisfero, ciò anche grazie al clima mite di un luogo sul mare che è poco sotto Cagliari e quindi quasi sulla stessa latitudine della Sicilia settentrionale. Il Village annesso offre una naturale sistemazione a tutto l’entourage. Ecco perché ci sono tanti e tante alternates che rimangono fuori e le entry lists sono lunghissime; e perché svariati mettono piede sull’isola e ci restano per settimane disputando torneo dopo torneo. In realtà questi tre mesi finali di ogni anno sono preziosissimi. Bene certo giocare e giocare, ma un giocatore deve anche fare mente locale e con gli allenatori mettere a fuoco talloni di Achille, lavorare sulle lacune, sulla preparazione fisica e mentale e sulle strategie di gioco. Un giocatore può uscire trasformato a gennaio rispetto a quel che era a settembre.

L’ho presa molto alla larga ma vengo al dunque. Ci sarebbero molte cose da dire in un ipotetico esame a 360° della situazione Junior o “giovani pro”, ma mi limito ai due ultimi tornei di SM di Pula e femminili per sottolineare alcuni debutti piuttosto interessanti e anzi incoraggianti. (Anche il maschile meriterebbe un discorso, e magari lo faremo…). Va detto come prima cosa che ora come ora le neo senior o quasi (cioè le 1999) fanno un po’ di fatica a entrare senza wild card, e passando dalle quali dunque, in tabellone principale di un 25 mila. Bilardo ha preso parte al penultimo, superato le quali, battuto la forte brasiliana Ce, poi ceduto alla –ova (pardon, -eva) di turno. Tatiana Pieri (Jessica ha intanto vinto ieri il torneo successivo, e complimenti) ingaggia ormai come da copione epiche battaglie che sono in un caso vittoriose in altri sfortunate, e in tabellone principale, se vi giunge, e magari stremata, non va oltre il secondo turno. Indomita, tenace, continui così. Un successo al filo di lana contro la coetanea Anshba per Tatiana, poi la Anshba si è presa la rivincita sette giorni dopo. Pochi giorni fa ha ceduto ancora al filo di lana alla Marchetti; oggi alla Dinu, ma con doppio 7-5. Ma la sua, molto migliorata classifica virtuale è ora intorno al 550 WTA.

I debutti interessanti di Junior in ITF Pro sono di Rumi, classe 2000, Rossi e Cocciaretto, 2001, in ordine ascendente. I lettori di buona memoria ricorderanno su queste pagine il mio lancio di Rumi a Firenze 2015; raccolsi allora un parere favorevole anche dalla Farina. Mi sembrò una giocatrice un po’ chiusa di carattere, un po’ rigida nei movimenti, ma dato il fisico alto e filiforme senz’altro da seguire. Poi la solita o frequente, misteriosa sparizione per mesi e anni e la si ritrova ora, avendo saltato due anni buoni di giovanile. Ragioniamo su dati statistici naturalmente, ma Rumi in quali due settimane fa a SM di Pula ha perso un primo set tirato contro la Pislak, che non è l’ultima arrivata, e poi vinto il match per ritiro dell’avversaria; ha poi perso al II turno contro una Solovyeva fuori per ora dalla sua portata. Al torneo chiuso ieri Rumi esce al I turno quali, ma con un doppio 6-4 da una giocatrice più anziana e più esperta. Dunque Rumi recuperata?

Meno bene Federica Rossi, che sta giocando anche in Serie A 1 la domenica. E giocando forse troppo, da forsennata. A SM di Pula nei tornei giocati con wild card in main draw ha perso troppo nettamente i suoi match salvo uno che dirò. Il suo bilancio wins-losses non è lusinghiero, nonostante si possa e si debba sperare fino all’ultimo in una giocatrice che ha colpi belli e vari, ottimo braccio e fisico adatto, anche se deve appunto migliorare aspetti tattici e atletici. Da domani si replica a SM di Pula per lei.

Cocciaretto dulcis in fundo. Se la fortuna aiuta gli audaci la Cocciaretto lo esemplifica. Dove va lascia il segno con enorme naturalezza e sembra che le riesca tutto facile. Questa campagna di Sardegna, che, non so se è finita o continuerà (ho appena visto: continua), è per lei, appena sedicenne, largamente positiva e istruttiva. Il battesimo in ITF Junior non poteva essere migliore. Grazie anche alle wild card in main draw, decisione quanto mai azzeccata degli organizzatori. Primo exploit due settimane fa: Cocciaretto batte facile Verena Hofer, una 97 un tempo di grandi promesse, e cede al II turno alla Zarazua, 6-3 6-4, Zarazua che poi arriva in finale dove perde dalla Hercog che, bella forza, vince tutti questi tornei. Nel torneo chiuso ieri Cocciaretto ha prima battuto la stessa Rossi, che le ha dato filo da torcere (7-6 6-3) in un match che ripete decine di scontri tra due giocatrici che fanno coppia fissa in doppio, si conoscono fin da bambine e hanno disputato match quasi sempre equivalenti. Nel II turno Cocciaretto cede alla Lukas, pure 7-6 6-3, Lukas che è giocatrice croata ventiduenne ex 262 del mondo. Anno, il 2017, decisamente trionfale per la marchigiana, numero 1 nostro Junior e da cui si attendono faville nei tornei che contano e anche Grand Slams 2018.

Vi potrebbe interessare anche

Leave a Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.