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Tatiana va sana e va lontana

by Franco Marucci

Prima di salutare il passaggio al secondo turno al Roland Garros junior di Tatiana Pieri onoriamo Lucrezia Stefanini e in parte anche Martina Trevisan. La prima fa centro a un 15 mila ad Hammamet contro la greca Kordolaimi, non un nome che rings a bell, d’accordo, ma bisogna sempre partire dal presupposto che non abbiamo giocatrici dotate di sprint al momento e forse neanche domani, e che dobbiamo mettere in conto la politica dei piccoli passi e degli avanzamenti millimetrici. Lucrezia sta scalando il ranking settimana dopo settimana e si troverà da domani credo ben sotto il 600 WTA. Soprattutto sta dimostrando un incremento costante e una continuità di risultati impressionante. Martina ha invece perso la finale di Grado 25 mila, ma di misura, 6-4 al terzo e contro la più grande delle due Schmiedlova, che ora regredita era poco fa una giocatrice che lottava anche contro le migliori del WTA. Si va va dunque a settimane per i nostri colori, una buona e una meno buona, e mentre inizia Brescia 60 mila da domani sono da segnalare altri due risultati di valore dalle giovanissime leve, in quanto Nardi e Tedesco vincono i rispettivi tornei al Tirana U 18. Dicevo l’altro ieri: Grado 5 e quindi tornei facili, da principianti, contro giocatori mediocri e senza ranking, ma nulla è da buttare e Nardi come sappiamo è quattordicenne e Tedesco quindicenne. Là Lisa Pigato si è ritirata sennò avrebbe vinto lei, con tutto il rispetto per la Tedesco. Nome, quest’ultimo, che da oggi va … sul taccuino.

Venendo a Parigi, va detto subito che i due tabelloni sono dei parterres des rois et des reines. Tabelloni dove mancano solo pochissimi dei grandi e delle grandi junior: fra i maschi i due fortissimi canadesi ai vertici, e fra le femmine solo Bellis, Day, Vondrousova e Masarova, se solo volessero ancora fare i tornei junior bontà loro. Non mi dilungo, ma il femminile ha riservato già parecchie sorprese ed escono giocatrici che non avresti detto, per quanto anche vi siano conferme. Fra le quali ad esempio Swiatek, Rybakina e Andreescu. Ma escono subito due stelline come Zavatska e Danilovic e fatica assai Pervushina, la dominatrice dell’anno scorso, ahi quam mutata ab illa.

Venendo alla faccende di casa nostra c’è da registrare la sconfitta secca subito di Forti, opposto a Gianni Ross americano (ma perché poi si chiama Gianni?). 6-1 6-4 lo score. Cosicché da due che erano i nostri ne abbiamo ora una sola in gara. Tatiana ha vinto al terzo dopo aver subito una partenza da brivido opposta alla mancina americana Taylor Johnson di un anno più giovane (e già battuta lo scorso anno da Tatiana). Tatiana non ha evidentemente potuto azionare il suo passo spinta che la porta spesso a dominare il primo set magari facendosi rimontare nei due successivi. Punteggio inequivocabile 6-2. Sennonché dopo il primo set la americana deve aver smesso di giocare o Tatiana registrato il suo gioco e la sua tattica. Fatto sta che il match è diventato un monologo e il solo pericolo è venuto nel finale del match quando in vantaggio per 5-1 Tatiana ha sciupato un match point rischiando di rimettere in partita la Johnson. Ma no, il gioco successivo è andato liscio e Tatiana inizia bene un torneo che potrebbe essere il suo penultimo junior in carriera (o magari il terzultimo). Ma non finisce qui, perché il prossimo match, 99 su cento, sarà un classico degli ultimi tempi: Tatiana giocherà infatti contro la In-Albon. Speriamo non valga il proverbio non… c’è il tre senza il quattro, perché nei tre testa a testa ha sempre vinto la In-Albon: ma in tre set, e due volte 6-3 al terzo ma una 7-6. Un osso duro, durissimo. Spero di aver gufato: la In-Albon gioca il suo primo turno contro la Leonard francese, giocatrice tutt’altro che disprezzabile. Non si sa mai. Ma anche la Leonard,  ahimé, ha un unico precedente, ma favorevole, contro Tatiana.

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