Giorni fa mi ero esposto dicendo che da Helene Pellicano sarebbero venuti dolori per tutte: smentito, ha perso subito anche se non di goleada. La baby maltese c’è, e ci sarà, tanto più che è passata sotto le cure di Lozano: solo che anche i più bravi allenatori non hanno la bacchetta magica e ci vorrà un po’ di tempo prima che i risultati arrivino. Stenterete a crederlo, ma mi è rimasto nella penna sin dal primo giorno un altro pronostico, ed è quello relativo a Ylena In-Albon, una giocatrice ormai diciottenne che non sbaglia per così dire un colpo, non ha alti e bassi, e che, beninteso non potendo competere con le primissime della classe, difficilmente perde dal n. 50 in giù del ranking. Cito solo il particolare che, abbonata ai tornei italiani da una vita, l’anno scorso fu sconfitta in semifinale dalla Samsonova a Firenze poi vincitrice. Molti altri del resto i risultati di spicco di questa svizzera che si fa valere anche nel circuito Itf Pro.
Taccio altri pronostici perché non sono stato in loco e mi mancano gli elementi per dire chi delle quattro semifinaliste ha le maggiori possibilità di alzare il trofeo. Circa Marson: impensabile perché non era tds e c’erano sulla carta tanti forti e fortissimi (uno si chiama anche cosi’ dei nostri!), ma le mie opinioni su di lui si possono leggere in vari post del recente passato in cui ho lodato l’eleganza e la bontà dei suoi colpi: gli ho anche riscontrato una mancanza di cattiveria, ma è un mio errore o una cattiva valutazione, perché a Santa Croce ha vinto, almeno ieri, dimostrando il contrario.
Posto come sempre le parole molto sagge e competenti di Massetani sulla giornata odierna.
Sulle orme dei fenomeni Roger Federer e Stanislas Wawrinka, la Svizzera inizia a sfornare nuove promesse anche nella generazione che verrà. Il futuro tennistico è assicurato per la nazione dei Cantoni: è almeno questo che emerge dai quarti di finale del Torneo internazionale giovanile, “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, dove la Svizzera piazza due tenniste in semifinale, con la possibilità concreta di sognare un trionfo rossocrociato quattro anni dopo il successo di Belinda Bencic, ex numero 7 delle classifiche mondiali.
Ylena In-Albon ha sconfitto con un duplice 64 la cinese Xiyu Wang. Una lezione di tattica da parte della piccola svizzera, ben ancorata dietro alla linea di fondo campo e intelligente ad attuare sempre le soluzioni migliori, contro un’avversaria decisamente più talentuosa e fallosa: la fragilità mentale della classe 2001 asiatica (vincitrice del “Trofeo Beppe Giannoni” per la più giovane tennista a raggiungere i quarti di finale) emerge in entrambi i set sul punteggio di 4-4, e si concretizza in errori pesantissimi che le costano la partita. Con l’eliminazione di tutte le prime quattro teste di serie, il quadro delle semifinali femminili si fa davvero interessante e equilibrato: l’altra svizzera, Simona Waltert, ha superato in rimonta (46 64 63) la statunitense Ann Li, e adesso se la vedrà con la cinese di Taipei Pei Hsuan Chen.
I quarti di finale maschile hanno regalato una giornata scoppiettante, con emozioni e sorprese soprattutto nella parte alta del tabellone. E’ fuori la testa di serie numero 1 Yu Hsiou Hsu per mano del brasiliano Thiago Seyboth Wild, numero 11 del seeding e 48 delle classifiche mondiali, un prospetto interessantissimo considerando che ha un anno in meno rispetto alla concorrenza. Ma il colpo grosso lo mette a segno ancora una volta Guido Marson: nonostante avesse già vinto il suo torneo battendo ieri la testa di serie numero 7 Dan Added, e nonostante avesse accumulato tanta fatica nei giorni scorsi, l’unico reduce della pattuglia nostrana prosegue la sua favola sconfiggendo lo statunitense Danny Thomas, genio e sregolatezza dal mancino velocissimo, oggi letteralmente squagliatosi al sole nei momenti importanti di fronte alla solidità dell’azzurrino.