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Benino la pattuglia al Perin

by Franco Marucci

Sciolgo il parlar cifrato, ma sono sicuro che tutti avranno capito, eccetto magari qualche nuovo visitatore, anche se la cosa è difficile perché il sito ha avuto oggi problemi di visibilità. In altre parole mi riferisco al torneo Grade 1 giovanile che si disputa a Vrsar in Croazia. Il nome antico italiano di questo borgo marino, quando parte della Croazia era italiana, è Orsera: vicino a Rovigno. Il mio “benino” poteva essere un “bene” o anche un “benone” se non fosse per la mia incontentabilità. Procedo appunto a un borsino, una graduatoria discendente per valore dei risultati di oggi.

Nel torneo maschile la mia conoscenza è limitata per ora, marzo, dati i pochi tornei giocati, e dato il famoso ricambio di un terzo dello schieramento di partenza. Oltre ai nostri conosco Miladinovic, Adjukovic, Dancu, Rodionov, Pavel, Boitan, pochi altri. Qui e nelle girls i calibri grossi e grossissimi non ci sono. In un tabellone di 64 avevamo 13 italiani in gara, dei quali 8 hanno vinto e 5 dunque hanno perso in questo I turno. Non è affatto un bilancio negativo; un po’ però lo è perché a sorpresa esce subito il secondo migliore dei nostri, Forti, classe 1999 e quindi ultimo anno junior. Non è una delusione, sia chiaro, e il croato è un coetaneo solo un po’ più indietro un classifica. Forti è fra i “miei” giocatori, quelli della mia scuderia. Ho spesso detto del bellissimo e potentissimo servizio che ha, aiutato da una notevole apertura alare; e anche della sua vulnerabilità nei colpi da fondo e dei suoi limiti di tenuta. Neanche a farlo apposta Forti ha incamerato il primo set e poi è lentamente calato perdendo nettamente i secondi due. Deve lavorare su questo tallone di Achille. Detto questo, il risultato odierno di maggiore caratura e spicco mi sembra di Musetti, un altro mio giocatore. Musetti ha appena 15 anni, è quindi uno o due anni “avanti”, e da qualche tempo ci dà delle piacevoli sorprese avendo ormai licenza di uccidere anche i 1999 medioforti, figuriamoci i 2000, 2001 e 2002. L’avversario sulla carta valeva sia perché più avanti in classifica e tds n. 5, sia perché un cèco, razza notoriamente piuttosto coriacea sul mercato. Musetti ne è venuto a capo in tre set, e ora è lui la tds n. 5. Il resto: prestazioni vincenti e attese, e autoritarie, di Frinzi e di Bosio; un asterisco di merito per Trapani, Di Nocera, Marson e Jannaccone: quest’ultimo, eroe degli AO junior si fa per dire, ammutolisce l’avversario e ci fa capire che ha fatto effettivamente progressi. L’altra controprestazione è di Arnaboldi, che reduce da ottimi e vincenti tornei svedesi, cede a Battista lucky loser. Altri perdenti, ma ci stava, sono Moroni bergamasco (non romano: dove è finito a proposito il Gian Marco texano?), Zeppieri da una tds, Furlanetto sepolto dalla tds n. 1.

Il femminile schiera tds n. 1 la Appleton, ed è tutto dire. La bionda inglesina è assai elegante dentro e fuori dal campo ma non è una che uccide tutti i match e a volte si distrae. Avrà una bella gatta da pelare già domani contro la enfante terrible Pellicano. Piuttosto la 2 è poi la Zavatska e se tanto mi dà tanto il torneo lo vince lei. Ma, senza che vi siano in gara altri mostri sacri del ranking che difficilmente vedremo se non ai Grand Slams, il tabellone è di tutto rispetto e si scorgono i nomi di fior di giocatrici ben note: Inn-Albon, Arias Manjon (nomen omen, ricordate Jimmy Arias?), Guerrero Alvarez, Waltert, Cantos Siemers, Morlet (per quanto oggi vincitrice per il rotto della cuffia), e nel nostro piccolo Pieri. Graduando darei senz’altro due asterischi a Cocciaretto, che non perde da vari match, è in costante ascesa e oggi ha estromesso la tds 10 Siemers Cantos lasciandole solo 3 giochi. La ragazza deve solo trovare il ritmo giusto e presto ne sentiremo parlare. Se è vero che ci sono sconfitte molto promettenti i due risultati subito sotto come valore sono di Traversi e Delai: la prima ha ceduto 6-4 al terzo dalla Appleton, il che significa una o due palle di differenza e rischio di capovolgere lo score: complimenti. Delai ha sottratto sei giochi e perso con un doppio 6-3 con Inn-Albon, altra esperta, difficilmente battibile e finalista in un sacco di tornei non solo giovanili. Prestazioni autoritarie di Pieri e Piccinetti, due giocatrici sicure e vincenti – direi le migliori junior oggi fra le nostre – finché il match non si mette troppo in salita. Piacevole sorpresa Carbonaro all’esordio. Perdente La Rocca ma ci stava (vs Nagy ungherese, altra genia coriacea). Controprestazioni, almeno all’apparenza, quelle, in ordine di gravità, di Cappelletti, che trionfatrice in Svezia va subito a casa in due set, e di Viviani, il cui magic moment sembra sfumato (6-1 al terzo da una wc). Anche la “mia” Enola Chiesa prende purtroppo una bella batosta. Maffei fuori lei pure, ma gioca i tornei con il contagocce e così non si può fare. E Visentin pure. Mi pare tutto.

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4 comments

Tommy Hemp 28 Marzo 2017 - 22:48

Attenzione anche alla terribile 2002 Hindova, che credo sia la 2a milgiore 2002 del Ranking dopo la Kostyuk; il primo turno lo ha passato.

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Franco Marucci 28 Marzo 2017 - 22:50

ricordo la tua simpatia… ma non ho visto grossi risultati di recente.

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Tommy Hemp 28 Marzo 2017 - 23:01

Si è fatta un secondo all’australian perdendo con dignità dalla Rybakina, poi tornei strani in thailandia. Io non la vedo da 6 mesi e all’epoca non mi aveva entusiasmato; ma in questi 6 mesi dal nulla è passata a 50 del ranking: per questo mi ha incuriosito.

Ma questo Musetti, che già per essere un 2002 ha una buona classifica, che passa un turno a un grado 1 battendo il 35 del ranking, siamo sicuri che non sia una -ova?

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Tommy Hemp 28 Marzo 2017 - 23:08

A integrazione: l’avversario di Musetti, ha vinto un grado 2, semi a un altro, finale a un terzo (sempre gradi 2) e tutti tornei europei; ha vinto due incontri all’AO: insomma, non pare essere proprio un pellgerino. Per un 2002 una vittoria di pregio; speriamo, va’.

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