Il Brescia calcio, club oltremodo glorioso e blasonato, vuole tornare in A. Ma non è questo ovviamente il tema: bensì Georgia Brescia fa sapere in cuor suo che il trio delle nostre più giovani dietro la Schiavone può e deve essere un quartetto, anche in vista delle convocazioni in Fed Cup fra poco. Ma lo argomento fra qualche riga.
Intanto è già maturo il momento per commentare gli andamenti del 2017 nelle varie sfere. In alto continua purtroppo il nostro trend negativo e nulla si muove sia nei maschi che nelle femmine: nessuno e nessuna avanza, quasi tutti o stanno fermi o retrocedono. All’orizzonte non spunta un singolo giocatore maschio su cui si può seriamente puntare: ma siamo, noi italiani, dei diesel, e dobbiamo dare tempo al tempo. In particolare il salto di categoria per i maschi è molto delicato e il giocatore può anche perdersi temporaneamente o anche definitivamente: uno dei nostri, se ha tenacia e costanza, può anche “arrivare” sui ventiquattro-venticinque anni (a volte 32!). Attualmente non credo ci siano grandi giocatori e cioè top 50 annunciati in giro: ma sarebbe bello che venissi smentito. Vari 98 sono purtroppo in stand by e non ne saprei il motivo: dico Guerrieri, Dalla Valle, Moroni… Non fanno molti tornei. Il più promettente è Matteo Berrettini, un ventunenne meno quotato da junior di altri, che però è ancora indietro come classifica e gioca e anche vince, ma al massimo i 25 mila. Non solo Quinzi abbiamo per ora perso, dico e sottolineo per ora, ma anche assi pigliatutto da quattordicenni come Baldi; o un vincitore dell’Avvenire come Pellegrino.
Ma torniamo alle femmine per fare una panoramica e arrivare a Georgia Brescia. Il “trio” ha fatto un po’ splash a Shenzhen in Cina 60 mila. Paolini fuori subito in quali, Trevisan si è ritirata in quali proprio contro Jessica al turno finale. Ma Jessica in main draw è stata poi spolverata subito al primo turno. Ho la vaga impressione che il trio più di così non possa salire.
Un bel numero di 15 mila europei schieravano il solito mix di nostre veterane, medioforti e giovanissime. Non è stata complessivamente un gran settimana essendo appena arrivati alla sua metà. Due pupille da me appena arruolate mi hanno deluso e tolgo loro per ora il “mi piace”. Colmegna a Gonesse, Francia, va ko con la Morlet: d’accordo, questa Giulia (sic) è campionessa francese di categoria, ma una giocatrice in ascesa come la Colmegna non può perdere da una quindicenne a meno che davanti non ci sia una Kostyuk o una Swiatek. A Hammamet delusione Camilla Scala: le prende lei pure 6-3 6-3, dominata da una sedicenne svizzerotta di ascendenze slave, Radovcic, senza classifica: oso pensare e sperare che avesse male al pancino, e infatti si è ritirata nel doppio che faceva in coppia con la Bilardo, lei pure in crisi nera.
Ricordato che a Heraklion domenica scorsa la Monticone ha perso la finale dopo aver eliminato la Stefanini che ha fatto comunque un signor torneo, veniamo a Solarino e a Brescia (giocatrice e non città). A Solarino domani si giocano le semifinali con gli accoppiamenti Krejsova-Rubini e Brescia-Paigina. La favorita per la vittoria è la –ova che ha già vinto agevolmente il torneo precedente: anzi pare essere di una categoria superiore a giudicare dai punteggi che infligge.
I fatti salienti di questo torno sono: la buona difesa della Samsonova (lei pure sfortunata finalista domenica scorsa) che esce con un doppio 6-4 dalla spagnola tds n. 1; l’altrettanto nera crisi della Pervushina che sembra in paurosa flessione e non vince più partite negli ultimi tempi (questo torneo l’avrebbe vinto a mani basse l’anno scorso); la risurrezione della Rubini, che qualcuno due anni fa battezzò Steffy Graf Rubini; appunto la prepotente avanzata di Georgia Brescia. Rubini ha saltato un anno non so perché e torna ora alle gare. L’ipotesi è che non sia la Pervushina in crisi ma che sia la Rubini che ha fatto un match superlativo battendola 6-4 6-3. Vedremo domani cosa sarà capace di fare contro la proibitiva Krejsova.
Georgia Brescia? Io stesso non mi ero accorto che Brescia, senza farsi notare, è oggi 311 contro 307 di Pieri, 231 di Trevisan e 210 di Paolini: tutte e quattro in un fazzoletto o quasi. Direi che Brescia è delle quattro quella che ha più pesantezza di palla anche se è meno mobile e un pizzico più vulnerabile alla distanza. Dopo Solarino, pur essendo un 15 mila, si candida come dicevo per essere presa in considerazione dalla Garbin. A maggior ragione se arriva in finale e magari lotta con la Krejsova o magari anche vince. Per ora un cammino, il suo, a dir poco autoritario. 6-1 6-2 alla bravissima Piccinetti, soprattutto 6-2 6-3 alla Schmiedlova (sorella di…), che se non vado errato la mise sotto a Firenze giovanile, tre anni fa, togliendole l’ossigeno: ecco insomma come con il tempo cambiano i rapporti di valore. Anche da Deborah Chiesa la Brescia perdeva regolarmente da junior (match interminabili) e ora sarebbe l’inverso. Un po’ più difficile il match di oggi contro la Herdzelas. Trattasi di un 15 mila naturalmente. Ecco perché Georgia dovrà osare e subito misurarsi in tornei di livello più alto per farci vedere e vedere lei stessa cosa vale.