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Stessa spiaggia, stesso mare

by Franco Marucci

arconada Il resoconto di fine settimana dei tornei minori e giovanili pone all’attenzione tre risultati delle nostre girls che esaminerò in ordine gerarchico. L’enigma del mio titolo sta nel fatto che uno di questi risultati è stato raggiunto per la seconda volta a Hammamet, Tunisia, che i siti così descrivono: “Hammamet è una città della Tunisia. Località costiera situata a sud-est di Cap Bon, sul golfo omonimo, nel Governatorato di Nabeul, è la principale località turistica del paese”. Qui al Circolo tunisino vicino alla spiaggia Camilla Scala è in finale dopo aver appunto vinto nella stessa sede sei giorni fa il precedente torneo della stessa posta di 15 mila dollari. Qualcuno, ho sentito, ha giudicato eccessivo il mio entusiasmo per questa giocatrice che del resto non ho mai visto all’opera e mi ripropongo di visionare appena possibile (magari su Youtube c’è qualche sprazzo). Gli è che con il vento che tira ogni più piccolo segnale di vitalità del nostro tennis giovanile è da accogliere con grande soddisfazione. Della Camilla Scala fanno impressione se non altro, in attesa di vederne il gioco e le reali potenzialità, la continuità e l’autorità. È in serie positiva da una decina di partite e ha scavato un abisso con le avversarie che ha trovato sul suo cammino. D’accordo: i 15 mila sono un terno al lotto e i valori sono relativi epperò… In questa settimana a Hammamet è anche vero che la parte inferiore del tabellone era più debole della superiore; comunque la Piludu ha estromesso dopo aspra lotta la tds n. 2 per perdere essa pure di netto dalla Scala stessa che mai sino a oggi è andata al terzo e ha trovato una qualche resistenza solo dalla Sanesi. Domani la Zaniewska, polacca ex 142 in caduta libera, oggi intorno al 520 e quindi battibile: forza Camilla, sarebbe una bella doppietta, e da domani obiettivi diversi e più alti!

Avevo ipotizzato e sperato che Lucrezia Stefanini potesse non già vincere il torneo di Heraklion, Grecia, al quale si riferisce la mia foto (indovinate chi è la giocatrice!) , ma almeno andare in finale, e ci sono andato vicino. Ieri altro exploit contro una meglio classificata romena, e quindi indipendentemente un torneo da incorniciare per la fiorentina, e l’ennesimo. Di questo passo la Stefanini si ritroverà fra breve al 400 WTA e anche sotto, e azzardo le possa essere data una wild card meritata al Foro Italico, almeno alle quali. Oggi, sono franco: mi aspettavo di più, una battaglia più aspra, e anche la vittoria, dato che la Gatto è ormai in fatale declino e non fa da tempo gran risultati. Niente di tutto questo, e forse aiutata da una giornataccia rara della Stefanini la Gatto le ha concesso solo tre giochi.

La notizia che avrei forse dovuto dare per prima è la vittoria al Grade 4 svedese giovanile di Federica Rossi sulla Cappelletti, in una finale dunque tutta italiana come speravo, e verificata perché lo spauracchio turco (l’orgoglio musulmano, direbbe Otello verdiano) è stato respinto. Favorita largamente era la Cappelletti ormai diciottenne, antica speranza fermata spesso da varie vicissitudini, e che riprende umilmente dal basso e da tornei più facili. Lassù in Svezia aveva sino ad oggi maramaldeggiato, ed era senza avversarie, laddove la Rossi ha avuto le sue Gatto (pardon, gatte) da pelare in quasi tutti i turni. Dimenticavo però di avere io stesso commentato in questo sito (è ancora online per chi vuole leggersi il post) un match fra le due in qualificazioni di Firenze 2015 dove la Cappelletti, vinto il primo aveva subìto la Rossi e aveva finito per perdere deludendo. Forse questo precedente le è rimasto in mente, chissà. 6-4 7-6 lo score per la Rossi. Sarei in conflitto di interessi se criticassi la Rossi: si leggano le mie ripetute schede su questa giocatrice, forse quella che tra le coetanee italiane ha la maggiore varietà e completezza di colpi e una delle poche che abbia un servizio non dico decente ma efficace, con un movimento flessuoso da cui escono prima e seconda di notevole incisività: e la nostra ha anche il tocco e il gioco di rete. E allora? Ho sempre avuto dubbi su una reattività fisica insufficiente, su una carente visione di gioco e su una almeno apparente assenza di quella dote di natura che non si compra in nessun negozio: la grinta. Rossi fa di recente dei bei risultati e uno di questi addendi potrebbe e dovrebbe essere cambiato. Mi auguro venga a Firenze tra un mese e se ne riparla.

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4 comments

TC 11 Marzo 2017 - 16:09

Prof, devo dire cha concordo con Tommy Hemp (e mi sorprenderebbe il contrario): la Scala per accedere alla finale ha giocato contro 2 top 800 e nessuna tra le migliori 700. Non fosse riuscita ad accedervi sarebbe stato un risultato negativo, essendo comunque lei 200 posti circa avanti rispetto a tutte le avversarie incontrate. Guardando l’attività di questa ragazza, negli ultimi mesi dell’anno scorso e primi di quest’anno, ha giocato solo ad Hammamet, in cui ha conquistato, nei vari tornei cui ha partecipato, altre due semifinali (fine 2016). E poi apparsa a Bergamo, e come è apparsa è tornata a casa. Mi sembrano risultati in linea o poco oltre quanto esprime la sua classifica, di 500 e qualcosa nel mondo: ci vorrebbero test un po’ più probanti di questi per esprimere giudizi positivi, visto che ad Hammamet invariabilmente parte sempre tra le 6 migliori e quindi qualcosa combina di certo.
Peraltro la Scala ha battuto la Zaniewska la scorsa settimana 6-0 6-3, quindi parte per certo da favorita.
Sulla Piludu, anche lei divenuta ormai tunisina, è una sconfitta al primo via l’altra e come unico risultato di rilievo vanta proprio la vittoria su questa Jurikova, 400 al mondo: Da ottobre a oggi, in vari e molti tornei “seriali” giocati, non ha mai vinto due partite di seguito.
Sulla scala (che sta indubbiamente incrementando le performances, visto che è passata da fare i secondi turni, alle semifinali e finali nell’ultimo mezzo anno) non mi esprimo in attesa di conferme un po’ più probanti. Sulla piludu non c’è bisogno di esprimersi perché la pagina ITF parla da sé.

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Franco Marucci 11 Marzo 2017 - 16:18

Touché, d’accordo, ma le statistiche valgono sinché non vengono rovesciate. E come dice la pubblicità, un certo giorno scatta una molla… Peraltro ragioniamo tutti al buio senza il confronto visuale che è quello sempre necessario. Proprio questo confronto visuale fatto in un match l’anno scorso di Bagnatica mi aveva mostrato una Piludu niente affatto da buttare. E ripeto che stiamo parlando di tennis di tornei da 15 mila, non di Grand slams. Ad ogni modo la Scala, sia come sia, ha battuto una certa Juvan giorni fa…

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TC 11 Marzo 2017 - 16:21

Devo parzialmente rettificare quanto espresso sulla Piludu: tramite breve ricerca apprendo che è iscritta all’università di foggia, nel programma studenti/atleti: onore a lei; ma limitando il giudizio al solo tennis, che pare praticare “part time”, certo che i risultati non possono essere quelli di chi lo pratica 7 ore al giorno.
Tuttavia, a contro di ciò che ho appena scritto, anche la Juvan e la Swiatek praticano il tennis part time. Tanto che la Swiatek apprendo che si fermerà dopo le Havre fino al Bonfiglio per sostenere esami. E queste ultime, tra comprensibili alti e bassi, vantano comunque curricula di altro spessore.

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TC 11 Marzo 2017 - 16:27

Anche la Grecia è diventata campione d’Europa nel calcio…
E quest’anno il Genoa ha fatto 3 pere alla Juve in mezz’ora. Però, da qui a dire altro ne passa…
Una rondine non fa primavera Prof!! Vedremo se la Scala proverà a alzare l’asticella – cosa che in teoria per classifica potrebbe fare – e cosa combinerà in un 25K (idem per la Juvan, che apprendo essersi iscritta a un 25 K a sm Pula che per ora appare abbastanza mortifero da affrontare – taglio al main a 240, withdraw deadline giovedì pv).

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