Sciolgo il titolo: in questa settimana alcune nostre giocatrici si sono testate, ma hanno anche preso delle testate. Nemmeno a farlo apposta nell’ultima riga del mio ultimo post auspicavo che Trevisan si provasse in tornei di categoria e posta superiore: ebbene… mi ha ascoltato e, in quelle partite a poker che sono a volte quelle del tennis, ha decuplicato la sua puntata: da 25 mila a SM di Pula al 250.000 del Lussemburgo, qualificazioni beninteso. Oibò, l’articolista del Sito della Fit ricorda che era la prima volta che Martina metteva, o meglio rimetteva piede in un torneo “del circuito maggiore” dal 2009: non me ne ricordavo, io fra gli annalisti di Martina!
Direi che la nostra ha fatto benissimo e questo rientro doveva farlo anche prima; le è andata subito male, ma era il caso appunto di testarsi a livelli più alti, e credo sia questa la strada da battere d’ora in poi. Le è andata male? A guardar bene non si direbbe, avendo lei perso per 7-6 7-5 contro la n. 189 del mondo, e su un terreno a lei meno congeniale: non dico non congeniale ma meno, dacché Martina non ha quella esplositività che è necessaria sul duro, e si trova meglio su terreni più lenti dove può palleggiare più a lungo. Credo che lei dica nel suo profilo che la hard è la sua superficie preferita…bah. Georges è fra l’altro una delle quasi omonime del circuito: Goerges è una tedesca ben più forte che tutti conosciamo. Comunque quel punteggio vuol dire che la classifica intorno a 250 di Martina non è bugiarda, e un domani in un tabellone principale di un torneo a posta alta ci può anche entrare.
A Lussemburgo esce anche nettamente al I turno quali la Claudia Coppola: una giocatrice ammirevole per la costanza con cui rimedia ovunque piccole batoste da un sette anni a questa parte, e che non so per quale miracolo sia finita in tabellone quali là a Lussemburgo. Ha ormai ventidue anni, credo sia cresciuta tennisticamente in Germania anche se il nome la proclama napoletana. Coppola a mio avviso è un esempio perfetto di errata programmazione: ha subito saltato di netto il giovanile per buttarsi nel circuito dei 10 mila senza trarre alcun frutto; cosa che ha fatto anche la Costanza Pera sciupando un talento notevole, Pera che ho visto apparire in qualche giovanile recentemente, che paradosso. Per entrambe dunque solo… testate, nel secondo senso del termine.
Due note brevi in chiusura, su SM di Pula 25 mila che si chiude oggi. Cindy Burger in finale, n. 139 ma ingannevole, non vale questa classifica. E comunque Tatiana ha provato a… testarla in I turno e ha rasentato il colpaccio se vogliamo esagerare. Siamo tanto abituati alle magre che se una nostra giovane perde 7-6 6-3 da una 138 WTA e tds n. 1 a un 25 mila ci dobbiamo per forza esaltare. Delle due l’una: o Tatiana ha fatto un partitone o la Burger è in fase calante e fuori condizione: forse più la seconda ipotesi. In finale (contro la Mrdeza, nella foto) Burger è arrivata lottando strenuamente tutti i match. Ma buoni test, sia pure sempre nella forma della sconfitta onorevole contro avversarie più quotate, vengono da Samsonova e Stefanini.
L’amico Tommy mi scrive infine, tifoso di Kaja Juvan, che la slovena è in finale a un 10 mila, e orgogliosamente nota che la sua beniamina ha migliorato assai le percentuali del sevizio. Non posso che rilevare che dissi due anni fa che la Juvan, solo sedicenne, poteva diventare una ottima giocatrice, anche se non una campionessa.
1 comment
Eh, caro prof, se si ricorda i suoi articoli sulla Juvan di 2 anni fa sono proprio il motivo della nostra conoscenza, non posso negarlo!
La Juvan ha vinto il torneo, 6-3 6-1 in finale con la 320 WTA. Ha anche meno di 16 anni, che compirà a fine novembre.
Comunque, vedremo se diventerà forte, io sono parziale e non mi esprimo, perché un pochino sono amico della Juvan, certo che detto da lei già è qualcosa. Questi progressi in servizio erano necessari perché troppa gente le entrava in campo anche sulla prima, con cui sulla terra realizzava spesso appena il 50% di punti – molto meno nei pochi incontri disputati su cemento e erba). Qualcosa è ha cambiato perché contro le stesse giocatrici contro cui ha giocato 4 mesi fa a Velenje (finale anche li comunque) – nella specie le sorelle Pantuchova – a Bol ha realizzato una percentuale di punti sulle prime del 15% superiore; e anche in tutti gli altri incontri ha avuto percentuali molto buone di trasformazione della prima.
Certo resta un gap di potenza rispetto alle prime junior (non credo colmabile), ma forse ha anche una manina (ben) più delicata, motivo per cui mi piace il suo gioco.