Home TennisTornei JuniorRoland Garros Junior Grade A Mai così avanti in un Grade A Girls?

Mai così avanti in un Grade A Girls?

by Franco Marucci

 

Tessah Andrianjafitrimo

Tessah Andrianjafitrimo

Nel maschile giovanile invero qualcuno è arrivato in tempi recenti molto avanti e Quinzi ha addirittura vinto Wimbledon; una girl negli ottavi di un Grand Slam non la ricordo di recente, ma la parola agli statisti ovvero statistici: forse la Garrone negli anni Settanta… Dunque fiato alle trombe per questo ingresso di Lucrezia Stefanini nelle prime sedici del torneo. Questo traguardo lo ha raggiunto con un classico incontro in tre set, vincendo il primo con le due avversarie con le stesse forze fresche e quindi al tiebreak; la nostra ha poi un po’ respirato e l’altra ha reagito nel secondo, ma nel terzo, sempre con un certo equilibrio, Lucrezia si è involata e ha chiuso con un 6-4. Tabellone facile, Lucrezia agevolata da un’avversaria non irresistibile? Da un lato nel tennis nessuno regala niente, dall’altro è sempre necessario un po’ di fattore K. Ieri avevo facilmente avvertito che questa francesina di colore era abbordabile. Ma proviamo a farne un sommario identikit tecnico. E partiamo dal difficilissimo nome e cognome, Tessah Andrianjatifrimo. Io anzitutto credevo che essendo tds n. 14 avesse un ranking alto come richiesto; leggo la pagina ITF delle classifiche e vedo che è n. 165 del ranking. Per quale mistero abbia avuto la testa di serie n. 14 non so: la voglia forse dei francesi di vedere una delle loro fare un gran torneo. In effetti la Tessah aveva un ranking molto buono l’anno scorso. Per la Francia femminile è infatti tempo di vacche magre e tra il n. 121 e il 235 vi sono solo quattro giocatrici, e due del 1998. Già in campo la Stefanini con la Potapova, e non si dica che è match difficile o proibitivo perché tutti lo sono d’ora in avanti.

Bilardo stessa ha seriamente rischiato di tenere compagnia alla Stefanini e di mettere sotto la quotata ma forse sopravvalutata Masarova. Sempre a pari forze fresche stesso primo set tirato e tiebreak vinto dalla nostra lasciando a zero l’avversaria, poi comprensibile tiro del fiato e pareggio della Masarova, che nel terzo sembra andare in discesa e si porta 5-1, quando pero’ Federica le rimangia due games e si porta 5-3, ma non oltre. Giocatrice pienamente recuperata proprio in queste ultime due-tre settimane la Bilardo, dopo la brutta partenza a Firenze, le prove mediocri o bruttine dei tornei francesi e sino a Santa Croce; la riscossa è venuta dal Bonfiglio dove ha quasi eliminato la Zavatska. La Rybakina rimane uno scalpo pregiato. Naturalmente le partite durano fino alla stretta di mano, e per la Bilardo come per la Pieri si potrebbe osservare che mancano un tantino di continuità e giocano magari alla morte un 30-40’ e poi calano, di tensione fisica e soprattutto di concentrazione e di confidence: lapalissiano che il grande giocatore si vede alla distanza. Come se fossi un indovino la Minca sta appunto rimontando la Arconada che aveva giocato un inizio del match a tutto sprint.

Solo due parole per dire che Vondrousova e Pervushina, forse le più forti del torneo (Pervushina senza forse) se le stanno dando al momento di santa ragione in un match equivalente sino al singolo 15. È la solita finale anticipata. Ecco, mentre sto “andando in onda” la Vondrousova ha vinto il primo 7-5.

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