Curioso di Bolla, e brindisi in casa Delai

by Franco Marucci

 

Lucia Bronzetti

Lucia Bronzetti

A me piace questa pubblicazione mista e sinergica, di mie impressioni seguite da un resoconto più dettagliato e da testimone, con notizie fresche e curiose e a latere, dell’amico Paolo Caldarera: non so a voi.

Curioso di Bolla, anzitutto, perché questo giocatore, classe 98, non finisce di stupire, e dopo buone prove nei tornei precedenti si segnala anche a Santa Croce: qualche bene informato ci dirà come mai ne sentiamo parlare solo oggi, e cosa ha fatto e cosa lo ha rallentato negli anni precedenti. Ormai è dei “vecchi”! D’accordo, tutto va preso con le molle, pardon le bolle, e comunque Bolla, classifica solo 1425 ITF batte 6-1 6-4 uno yankee che è 133! Spero vivamente Bolla non sia una bolla…

Andando in ordine gerarchico decrescente, dopo questo risultato sorprendente viene la bella prova di Biagianti che ha fatto fuori la marocchina vista anche a Prato, per la verità senza che avesse incantato, ma che sta comunque lei pure svariate centinaia di posti prima della giovane romana. Enola Chiesa sempre in millimetrica ascesa strappa parecchi giochi alla In-Albon, anzi lotta duramente al secondo e va anche in vantaggio, ma cede. Alcuni nostri quotati per la verità cascano e fra essi Jannaccone, Ciurletti, Miceli; superano il turno Ramazzotti, Guerrieri, Berrettini, Dalla Valle lottando anche lui duramente. Autorevoli Bronzetti e Bilardo, Viviani sente il fiato della Cagnazzo lucky loser ma va. Stefanini pure lei in marcia e come lo leggete sotto. Cappelletti prova maiuscola contro la negretta del Burundi. Samsonova all’inizio impensierita da Lioi che minaccia di scapparle e poi pareggia, rimonta e doma, ma anche Lioi sta facendo bene.

Da ultimo Delai: manco avessi detto “se il sorteggio è favorevole”. Stop e disco rosso perché andava contro la Seone Mendez, uno spauracchio per tutte e se non vince il torneo poco ci manca; Melania ha messo solo due giochi in tutto, ma era in fondo paga: un primo turno strameritato in main draw e in un Gruppo 1: dicevo brindisi perché brindo sempre quando un nostro giocatore o giocatrice entra in classifica: si tratta della ITF junior ma Melania vi entra grazie a Salso e a Prato, e  al 1241. Da ora mettere fieno in cascina.

Ma ecco altre da Paolo Caldarera, con la primizia interessantissima in coda:

Nell’attesa della discesa in campo dei migliori, oggi a Santa Croce, sventata la minaccia della pioggia, si è vissuta una buona giornata di tennis con spunti interessanti e qualche dato confortante per il nostro tennis giovanile. Nel torneo femminile buon esordio per la riminese Lucia Bronzetti che dopo aver superato le qualificazioni ha sconfitto la Cho, n° 109 del ranking juniores. Bene anche Martina Biagianti. La giocatrice del Parioli guidata dal suo allenatore Bobo Meneschincheri ha disputato una bella partita contro la marocchina El Jardi. Ora è attesa a un compito più difficile contro la britannica Appleton. Superano il primo ostacolo anche le due trentine, Elisa Visentin che ha lottato a lungo contro la rumena Cadar e Monica Cappelletti che sta tornando su ottimi livelli dopo un lungo periodo di inattività per infortunio. La fiorentina Lucrezia Stefanini è partita male contro la tedesca Cantos Siemers. Si è trovata un set sotto e 0-4 ma non si è arresa. Incitata da Carla Mel, ha ripreso il match per poi staccarsi nettamente al terzo set. Nel tabellone maschile ottima prestazione di Enrico Dalla Valle. Il 18enne ragazzo di Ravenna entrato nel tabellone come una wild card della Fit, si è imposto in tre set allo statunitense Rotsaert. Continua a stupire Andrea Bolla. Anche oggi ha regolato in due set Kypson ed ora dovrà vedersela con il forte francese Dan Added. Bene anche il reatino Balzerani contro Francesco Forti piegato in due set e esordio positivo anche per l’emiliano Andrea Guerrieri che in mattinata ha prevalso sul brasiliano Koelle. Come nota positiva di questa 38^ edizione la presenza nei tabelloni di una folta rappresentativa made in USA, cosa che non accadeva da diversi anni. Ben 9 ragazzi e 3 ragazze. Tra i ragazzi in mattinata è stato intervistato Brendan Holt. Alla domanda se qualcuno in famiglia giocava a tennis è arrivata candida la risposta: “beh mio padre era un discreto giocatore ma la mamma ha vinto un paio di volte gli US Open”. La mamma è niente meno che Tracy Austin, ritiratasi a 23 anni per problemi alla schiena ma non prima di aver vinto gli US Open (1978-79) , una semifinale a Wimbledon, il successo a Roma nel 1979 quando interruppe la striscia incredibile di Chris Evert imbattuta da sei anni sulla terra battuta (125 incontri).

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