Programma forse rallentato a Bagnatica e magari dirottato su campi coperti: oppure prendo una cantonata e tutto è regolare.
Partendo dal principio, come sempre la punzonatura di un torneo è convulsa e molto si risolve all’ultimo minuto. Si è infatti visto che Martina Trevisan, mai withdrawn, non è poi pervenuta, avendo sì la possibilità seria di far proprio il torneo ma in fondo a mio avviso facendo bene a non sprecare cartucce per un bersaglio di poco conto: ammesso però che le tenga in serbo per tornei più danarosi e aventi in palio più punti. L’altra cosa da notare è la capacità diplomatica davvero strabiliante di Ivano Pieri padre delle sorelle: la sua astuzia e capacità negoziale rasentano quelle di Talleyrand. Dicevo due giorni fa che Tatiana era scomparsa di circolazione e infatti non era fra le iscritte di nessuna “banda” nelle entry lists: eccola apparire invece in main draw con una wild card! Il ragionamento è stato questo: Jessica supera un unico turno di quali con la sinistra e va in tabellone al 100%; meglio chiedere la wc per Tatiana che ultimamente fa una fatica matta. La cosa è andata in porto. Il rischio era però che in quel vuoto del tabellone contro Tatiana finisse proprio Jessica, e il rischio prima o poi si trasformerà in realtà. Per ora a Bagnatica sono esattamente nelle due metà opposte e non si scontrano, semmai, che in finale. Wishful thinking.
Ora dalle quali sono state promosse in main draw tra le otto due giocatrici che vorremmo vedere più spesso, e cioè la “egiziana” Costanza Pera e la veneta Mocciola, la quale due anni fa era del gruppetto delle migliori del suo millesimo ed era poi scomparsa. In fondo questo è un 15 mila di basso taglio e si poteva sperare di fare il colpo grosso. Da notare anche la riapparizione della Samsonova. E un bell’incoraggiamento a Harriet Hamilton, italiana nonostante il nome che sembra quello di un personaggio di Jane Austen, che, 2000, rischia di passare in main draw ed è quindi assai rivedibile.
Per ora mentre scrivo Mocciola si conferma e supera il turno come pure Di Giuseppe con autorità. Anna Turati è sotto di un set, e Pera e Pieri, direbbe Nibali, se le stanno dando di santa ragione. È un bel match di vertice tra una ex promessona e una promessina. Sospettavo una partenza razzo di Tatiana che non c’è stata: Tatiana è stata invece sotto anche 3-1; poi ha agguantanto l’avversaria e l’ha piantata con uno scatto portandosi a 5-3 per subire il 5-4 epperò aggiudicandosi il set al gioco successivo. Mi fermo qui: Tatiana ha ovviamente bisogno di una vittoria qualunque sia, da troppo tempo è digiuna. L’incontro non lo vedo chiuso e come spesso potrebbe anche capovolgersi.
Riprendo la parola alle 20.47 avendo visto la fine del match e gli ultimi 3 giochi del secondo set, che condotto da Tatiana per 3-1 si è impattato sul 3 pari e anzi la Pera è anche andata pericolosamente 4-3. Poi Tatiana ha infilato tre giochi consecutivi e si è imposta comunque di misura. Riparlo perché ho visto una Tatiana, dopo tre mesi, un po’ trasformata e con un gioco veramente irriconoscibile. Salvo il servizio, sempre bruttino e appoggiato. Sulle orme della sorella Tatiana credo stia cercando di giocare aggressiva, più sul vincente proprio anziché sull’errore dell’avversaria. La strada è lunga e questo cambiamento può portare a sconfitte nell’immediato che magari sarebbero state vittorie puramente rimettendo. Soprattutto perché la ricerca del vincente può ritorcersi in un boomerang. Ma la strada è questa: ormai il gioco di Tatiana non dava più risultati. Speriamo che sull’onda questo sia un buon torneo rinfrancante. La Pera? Non la vedevo da un pezzo, e complimenti, ha un bel fisico tosto e alto su cui si può lavorare.