Mannaggia Martina

by Franco Marucci

Scrivendo sempre in controtendenza: I turno main draw nel 50 mila ITF di Brescia. Martina Trevisan non doveva giocare e invece ha giocato e ne saprete il perché; ha perso e lo racconto. E dico mannaggia perché era issata a 1 un set e tre a zero e ha ceduto 6/4 al terzo. E le suggerisco di andare presto al santuario di Montenero, il più vicino a dove abita, a mettere un cero alla Madonna per chiedere più fortuna nei prossimi match. Ma non so quanto sia credente e quanto abbia fiducia in questo tipo di pratiche e di superstizioni. Ma si deve cominciare il racconto da ieri.

Shakespeare, su cui a proposito da oggi è in stampa il mio libro a cui spero qualche tennista e qualche appassionato si interessi, avrebbe detto: Much Ado About Nothing, ovvero Molto rumore per nulla. Ieri Martina e anche Cristiana Ferrando hanno consumato  un sacco di energie per lo scontro finale che assicurava l’accesso al main draw e non ce l’hanno fatta. Poi ieri sera tardi ci si è accorti che è stata fatica sprecata perché entrambe hanno trovato posto in tabellone come lucky losers. Naturalmente non lo sapevano; o forse sì. E hanno onorato lo sport dirà qualche idealista. Il risultato pratico è che a circa 15 o 16 ore dalla chiusura di un match finito 7/5 e alle sei di sera e durato più di due ore, stamattina Martina è stata mandata in campo appunto al I turno contro la lichtensteiniese (non so come dire) Stephanie Vogt, classe 1990, 191 WTA e anche un anno fa 137. C’era da immaginarsi la difficoltà di questo match sia per i valori potenziali in campo (300 posti WTA di divario) sia perché la Vogt era presumibilmente fresca come una rosa. Ora però, nemmeno io e Martina ci fossimo telefonati, il match ha preso una piega insperata e non credevo ai miei occhi vedendo Martina dal live score incrementare via via il vantaggio nel primo set, chiuderlo a 6/3 e procedere a condurre 3-0, proprio così, nel secondo. Voglio cioè dire che Martina sembrava intenzionata e determinata a chiudere il match nel più breve tempo possibile per evitare quel famoso calo dopo la prima ora.  Tutto è possibile e questo diceva che o la Vogt è in disarmo e in fase di bassa o Martina sta in una di alta ed è in formissima e ha fatto un saltettino anzi saltettone di qualità dopo un marzo-maggio stentato. Come qualche volta succede sul 30 pari del quarto gioco del secondo il live score è andato in tilt e la stessa voce del match è stata depennata dalla finestra del torneo. Cerca e ricerca ho trovato e scovato delusissimo il risultato finale: ha vinto Vogt che ha rimontato Martina e vinto a 7/5 il tiebreak del secondo; ma anche il terzo è stato combattuto ed è finito 6/4 per l’avversaria. Non lo si può dire ancora una volta colpa del…neo di Martina, forse. E ad ogni modo l’approdo anche a un 50 mila pur perdendo al I turno dovrebbe portare qualche punto e dunque anche un avanzamento nel ranking. Ribadisco: Martina vale tra il 200 e il 250 WTA al momento come i due risultati bresciani contro Georges e Vogt provano. Si tratta di fare da trenta trentuno, e soprattutto, con frase scontata ma sempre vera, crederci e crederci. Martina ha tutte le possibilità per atterrare, o meglio volare nelle 150 WTA, dopodiché…

Stessa sorte per il live scoring di Brescia-Burnett dove Georgiona stava dando una bella stesa a Nasty e conduceva 5-1 prima del black-out. E Cristiana Ferrando stava lottando.

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2 comments

Lukas 2 Giugno 2015 - 15:11

Franco ti segnalo, casomai te lo fossi perso, che le partite di Brescia (non “della Brescia”, anche se oggi ho visto e apprezzato proprio “la Brescia”) sono visibili con qualità decente su youtennis dot net. Peso di palla molto diverso tra Nasty e Georgia, però solita storia, se quella che tira forte le tira fuori, vince quella che le tiene dentro. Che prospettive di carriera ha Georgiona secondo te?

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francomarucci 2 Giugno 2015 - 15:27

Ciao Lukas, e grazie moltissimo della segnalazione. Domani mi guardo allora la Brescia vittoriosa oggi dopo una battaglia che dice che a) Georgia sta facendo progressi; e b) che Nasty è per ora lontana dai livelli di prima dello stop quando era in odore delle prime 100 WTA. Come vedo Georgiona? Appunto mi mancano riscontri visivi da un anno (Firenze 2014), epperò mi pare molto determinata e combattiva e, guarda caso, è dopo la Paolini – lei stessa molto poco pronosticata – la migliore oggi di quel gruppetto di nate 1996 che si sono un po’ liquefatte. Ma Lukas, tieniti pronto per l’Avvenire.

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