Il neo di Martina

by Franco Marucci

Rischio volutamente di fare l’avvocato delle cause perse ostinandomi a parlare di Brescia – non di Georgiona, per il momento! – ma del torneo 50 mila di quella città che è alla fine delle quali, anziché del Roland Garros grandi e piccoli. La Pennetta 33enne ci stava perdesse dalla emergente Muguruza che è di 10 anni più giovane; la Errani vedremo più tardi. Per quanto sia caduta stamattina anche la Torelli dopo aver illuso incamerando il primo, poi però messa alle corde e atterrata dalla magiara Stollar, un anno in meno e una trentina posti più avanti in classifica. È un tabellone giovanile duro per tutti e per tutte, e per ora è in gara dei nostri il solo Moroni, che se perderà non ci sarà da fare alcun dramma (avversario il Luz ovvero la luce). Pellegrino sta al momento lottando nel terzo set in un tiebreak cardiopalmico… ecco il finale e purtroppo Andrea soccombe per 12 a 10. Conclusione un po’ amara: non abbiamo competitività negli e nelle junior ai livelli alti. Si faccia presto qualcosa.

A Brescia Martina Trevisan appunto non ce l’ha fatta a entrare nel main draw: lo ha solo sfiorato questo ingresso e ha perso al terzo 7/5 contro la Myrtille Georges dalla quale la dividono ben duecento posti in WTA. Il neo? La distanza. Martina perde spesso al terzo, troppo spesso, e cala dopo l’ora abbondante di gioco. D’accordo si parla al buio. Buona parte dei match dei 10, 25 e anche 50 mila quali sono combattutissimi e vanno al terzo: chi perde il primo raccoglie un piccolo rilassamento dell’avversaria e si porta avanti nel secondo e lo vince magari anche facile: tutto si decide al terzo dove non è raro trovare andamenti spasmodici punto a punto. Score 6/4 per la Georges e 6/2 per Martina. La quale ha iniziato male il match e stava anche 5-2 contro, poi è risalita sino a 4-5 dando – almeno ai lettori del live score – l’impressione di poter raggiungere e rimontare. Lo avesse fatto il match sarebbe stato suo probabilmente. Il terzo è diventato il proverbiale stillicidio e le due si sono marcate a vista sino al 5 pari, allorché Martina non ne aveva forse più e la francese l’ha staccata. Nulla di male in fondo e accesso sfiorato a questo 50 mila, naturalmente mettendo subito a fuoco questo dettaglio non piccolo, della resistenza fisica e mentale. Insomma direi che ci siamo e questa sconfitta così di misura mette in chiaro che Martina vale ormai tutto sommato la classifica della Georges, e se è così è al primo posto virtuale WTA delle italiane del suo millesimo. Alcuni dati di oggi sono indicativi: Martina ha vinto lo stesso numero di giochi della Georges, ha solo sei punti in meno in totale all’attivo e soprattutto ha commesso qualcosa come undici doppi falli. Anche questo ultimo dato va registrato.

Nel main draw è iscritta pure con una wc la Burnett e vedremo cosa farà: anche per lei la risalita sarà dura. Toh! Nasty va proprio contro la Georgiona Brescia al I turno!

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