C’è ancora una speranza che un italiano come l’anno scorso vinca il torneo di Prato: ma si tratta di un oriundo e gli italo-argentini tornano dunque di moda (come nel calcio) agendo anche sul noto fatto che ogni due argentini uno è di lontane origini italiane come dice spesso il cognome: ci deve essere stata una emigrazione monstre a fine Ottocento, ma adesso reimportiamo argentini a tutto spiano. Si tratta di Ciurletti, e Andres Gabriel (Andrés dovrebbe essere, tale il nome) ha fatto fuori autorevolmente poco fa il nostro Mosciatti e va domani col temibile ungherese che fu sconfitto a Salso sette giorni fa dal qui assente Moroni. Non dico che Moroni avrebbe vinto se presente ma insomma… Pare che Ciurletti… ciurli, cioè che faccia perdere un po’ la bussola e che come i sudamericani di un tempo (o un Cuevas) sia un pallettaro ovvero pelotaro (di lusso beninteso) e cioè rinvii di là la palla sempre una volta di più dell’avversario. Non l’ho visto mai all’opera ad essere sinceri…
Gran battage mediatico sulla Anastasia Potapova e anche il mio post è stato molto letto. L’avevo tanto pronosticata che ho comincato a vacillare e quasi mi si è strappata la correzione che poteva anche vincere la Bejenaru. A questo punto dico anche che Anastasia vince il torneo domani. Non che sia stata una bella partita oggi: ne ho visto un set intero ed erano molti gli errori gratuiti per parte e la Bejenaru mi è sembrata molto fallosa e nervosa. E anche la Potapova ha alternato cose egregie ad altre meno. In fondo potevano andare al terzo. Le nostre impacciate prendano esempio dal movimento del servizio di Anastasia, che ha due requisiti elementari che si trascurano: il lancio alto con flessione delle gambe e accucciamento, e la profondità del piatto corde dietro le spalle prima dello scarico. Roba da manuale del tennis, ma le italiane fanno il contrario.
Mi sposto a Santa Croce dove sono in full swing le quali. Trascuro il maschile però sono già buone le prove di Frinzi, Forti e di Jannaccone pur perdente. Bosio starà ancora giocando. Al femminile Bandini che mi incuriosiva ha fatto splash contro la figlia di Emerson che deve aver finalmente trovato una magica giocata. Ma Gaia aveva ben figurato a Prato dove, avendo battuto la sopravvalutata Zanatta aveva poi perso dalla Dario che oggi ha perso a sua volta con la quasi omonima D’Auria. Di quest’ultima ricorderete che mi ero infatuato a Salsomaggiore perché ha dei colpi sopraffini, sempre anticipati e tirati e soprattutto li ha tutti, benché il fisico sia esilino. Altra sorpresa negativa è l’eliminazione di Pannarale, che elogiavo solo qualche ora fa, ad opera della Peoni: troppo veloce questa uscita e forse Pannarale era scarica e merita un riesame e una prova di appello, anzi più di una. Visentin l’ha spuntata al terzo sulla Traversi che secondo me ha più futuro. Davo infine perdente la Tcherkes Zade con la Ivaldi. Ma la Russia oggi non si batteva e Isa di Russia ha fatto suo il match con un doppio 6/4: forse la Ivaldi era anche lei stanca e sfiancata dopo quali e main draw a Prato. Comunque, come sappiamo, tutto questo non conta nulla e si decide domani.