Prato, l’ho detto spesso, è il circolo ideale per seguire un torneo momento dopo momento. Il famoso giro circolare dei campi di mezzora in mezzora può partire dal campo 1, da dove peraltro si vedono anche in panoramica i campi 2 e 3; si sale poi per l’una o per l’altra delle due vie aggiranti sino al piano superiore del circolo, dove sulla destra vi sono gli altri quattro campi separati da un corridoio. Tutto il torneo è sotto controllo senza zone criptate o dislocazioni di match altrove. Ma io oggi ahimè non c’ero per impegni personali e ho visto gli incontri in streaming (campo centrale, immagini tutto sommato discrete) e cliccato spesso il sito ITF, dove sorprendentemente i risultati sono stati aggiornati con buona tempestività e quasi in tempo reale.
Come sensazione generale, come sempre dopo una prima giornata quali, bisogna notare l’altissima quota di giocatori classe 1999 e persino 2000 e di giocatrici anche 2001. Anche evidente che al 90/95% ci sono stati derby tra italiani e italiane. Rallegra inoltre vedere e riconstatare che la quasi totalità dei giocatori e giocatrici esibiscono un ottimo tennis con colpi tutti belli e impostati e notevole predisposizione agonistica; hanno anche in maggioranza visione di gioco e sufficiente preparazione tattica. Da questo mazzo di giocatori – da questo vivaio italiano di cui peraltro solo una parte è qui in mostra – non dovrebbe in teoria essere difficile estrarre e coltivare giocatori e giocatrici valide un domani; eppure si sa che è facile dirlo ma molto meno farlo. Continuare dunque… a innaffiare.
Faccio anzitutto qualche nome forse prematuro di giocatrici che attendevo con curiosità e anche trepidazione. Ivaldi avanza per esempio ai danni di Gai; soprattutto Maffei spazza via con un 6/4 6/1 la Visentin, punteggio che non mi aspettavo e match meno combattuto del previsto. Visentin ha di queste battute a vuoto, e sulla carta vale la Maffei se non di più. Oppure la Maffei sta crescendo in grande velocità. Bocciata a Firenze, promossa a pieni voti a Salsomaggiore, la Visentin… macchia una seconda volta la pagella qui a Prato. Forse era contrariata di non aver avuto una wc al main draw dopo la bella prova di Salsomaggiore. Falleni, 1999 che non conosco, estromette Chiara Merico, bionda missettina svizzera corteggiata da molti boys e che forse ne è da qualche tempo distratta. Anche a Salso Merico ha deluso, e oggi in teoria non c’era partita essendo lei circa 900 ITF e Falleni senza ranking. Altrettanto stupore – ma in positivo – desta il riscatto, da me sperato, di Isa di Russia, che aveva un compito improbo contro Manuela Luz Molesini, n. 1320 ITF e del 1997. Costei è stata strapazzata con un doppio 6/1, confermando tutti i misteri che la riguardano e che osservavo da Salsomaggiore, dove non fu capace letteralmente di rimettere palla di là dal campo e di tenere lo scambio per due colpi di seguito. Forse viene la Molesini, origini argentine, da un lungo stop. In palleggio sembra molto mobile e avere un gran gioco di gambe, poi in partita stecca, mette fuori e va in bambola. In teoria Isa conosceva bene i campi di Prato, per avervi giocato mesi fa in Serie A1 con il Castellazzo. Avevo dato fiato alle trombe per Michelle Zanatta due settimane fa ma la baby di Martellago ha perso senza attenuanti contro Gaia Bandini, delle tante toscane del suo millesimo, il 2000. Un’altra mia pupilla, la Gregoroni riminese, attualmente stenta ed è tutt’altro che competitiva.
Curioso ero per Ginocchio e Di Carlo. Della prima non so ancora se ogni tanto smette per infortunio o per mancanza di voglia. Parlavo fulminato due anni fa di “ginocchiate” sulla base di alcuni exploits; poi la ragazza ligure è scomparsa di circolazione. Ma da under 10 e 12 era una promessa, anche più della Pieri. È magari in via di recupero e oggi non c’è stata partita con quella “vecchia volpe” della Bronzetti di cui ripeto: se avesse più fisico la testa c’è eccome. La fascinosa Di Carlo, assente sino a oggi, vince ma non fa testo. Domani doppio turno per avere le qualificate a tarda sera.
Sul maschile devo quasi del tutto tacere. Mi saranno noti cinque o sei giocatori su 48 in queste qualificazioni. Tra questi attendevo magari Davide Innocenti che abita a pochi metri da casa mia, è il figlio di un caro amico valente tennista, e che ho visto crescere via via tennisticamente sin da quando era bambino. Davide ha perso male, poteva fare molto meglio e il suo avversario, il coetaneo Rebecchini, non era imbattibile. Davide ha un ottimo movimento di servizio in cui nulla è da modificare, e un rovescio a una mano altrettanto classico; viene però troppo spesso al momento spinto nell’angolo e allora passa dal rovescio in top a quello in back finendo per accorciare e per subire gli affondi dell’avversario. Il compito che ha davanti è di mettere più esplosivo nei suoi colpi. Degli altri noto il solido Weis, ma ormai al limite della categoria, e attendo l’esito di Bosio-Ramaglia, due 2000, e di Berrettini-Rossi. Attendo anche gli esiti delle finali di Salsomaggiore ma non li trovo online, alle 19.30, da nessuna parte.