Dovessi dare un voto alla organizzazione di Salsomaggiore darei un misero sei di stima: ma no ill feelings! Il circolo andrebbe refurbished e ha pesato parecchio la dislocazione fidentina e piacentina impedendo, a chi fosse interessato, di vedere all’opera giocatori e giocatrici promettenti: chi ha visto e può dire qualcosa per esempio di Cocciaretto? Aggiungo un dettaglio un po’ banale, ma c’era solo per il pubblico un bagno unisex annesso al bar e come ovvio sempre occupato; una volta mi sono avventurato verso lo spogliatoio dei giocatori che è dietro una siepe e che ha l’aria di un vecchio ripostiglio stile ancien régime benché pulitissimo. Ieri e l’altro ieri il live scoring è restato muto; e del resto anche prima aveva agito, mi spiace dirlo, in maniera difettosa e incompleta: dava ad esempio completed dei match che si trovavano che so 6/3 2/3 per un giocatore lasciandoci indovinare quale fosse il finale. Come se Tizio al giro d‘Italia fosse in vantaggio di tre minuti sullo Stelvio a 7 km. dalla cima e si dicesse: beh sospendiamo le riprese, tanto ha vinto quello lì… E il risultato di Valkusz è arrivato in ritardo di ore su Facebook e quello di Bianca Turati quando io almeno stavo già per andare a dormire (d’accordo: vado molto presto).
Comincio di qui e da Bianca oggi in finale con Torelli. Finale aperta su cui non mi pronuncio e che comunque vada è un successo per il nostro giovanile: sono entrambe “mie” giocatrici (in che senso? come si dice nella simpatica pubblicità dell’Italo treno: ovverosia io tifo per entrambe con una piccola dose in più per Beatrice). Non so come vada interpretato il 7/6 6/1 di Bianca alla Danilovic, mentre è chiaro e non ammette repliche il 6/3 6/1 di Beatrice a Federica Mordegan. Faccio rilevare che ci sono 4 e dico quattro anni di divario di età tra Olga e Bianca (benché Olga fosse il nome di una zia di mia madre che era un’arzilla vecchietta). In prospettiva l’anno prossimo Olga batte Bianca con il medesimo punteggio per la legge della progressione dei membri crescenti. Ma sappiamo tutti che il vento dell’est spira forte e non cessa di spirare e basta guardare cosa propone ogni semestre di nuovo il WTA. Cosa sfornano cioè a getto continuo Serbia, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina e ovviamente Russia. Cosa sfornano soprattutto in termini di tipo fisico adatto e di maturazione muscolare precoce e anche di …sete e fame agonistica. Rilevo che manca per ora dai tornei europei la slovacca vincitrice degli Ausopen.
Al maschile di Salso finale Moroni-Valkusz con l’ungherese che, dapprima un marziano, ha ieri rimesso i piedi per terra e potrebbe essere tallonato e anche sopravanzato da Moroni, che per ora ha smentito chi come me sostiene che ha limiti di resistenza sia nel singolo match se diventa lungo, sia lungo il torneo se dispendioso. Ben lieto di salutarlo vincitore e di constatare che è un vincente e che sta riscuotendo bei successi in questi mesi.
Io mi sono già mentalmente spostato su Prato dove il torneo maschile sarà una specie di fotocopia di quello di Salsomaggiore salvo che mi pare non c’è Pellegrino e neppure ci sono Moroni e Bonacia: torneo quindi lievemente più debole. Alle quali solita infornata monstre di italiani e che sfiora il 90% degli iscritti in tabellone. Bene che sia stata data una wc a Bosio segnalatosi a Salso. E spero in una al main draw almeno per Vidal e soprattutto per Frinzi.
Potàpova? Danilovic non gioca a Prato e sarà Potapova l’attrazione e la giocatrice baby da seguire, mi figuro. Anche lei è una 2001 e russa e fece vedere faville all’Avvenire 2014. Sarà giocatrice da scansare accuratamente sino al più tardi possibile. Naturalmente ha già battuto tutte le nostre sue coetanee e molte altre con due e anche tre anni di più. Fa paura. Con la scalogna che si ritrova Tatiana Pieri (che nonostante l’omen non ha nulla di russo), pavento che Tatiana stessa andrà al primo o al secondo turno proprio contro questa giocatrice! Difficile che si ripeta una Tatianeide! Una russa noi l’abbiamo comprata ed è Ludmilla Samsonova ora a tutti gli effetti italiana. Anche lei però è in fase opaca al momento e speriamo a Prato in un riscatto.
Ma sarò naturalmente più analitico nei prossimi giorni.
Ultima postilla: Alexa Bortles si dovrebbe pronunciare àlecsa borols! È di Atalanta, stato americano della Georgia. E vi ricordo a tal proposito la bella poesia di Langston Hughes che inizia col verso: “Went to Atalanta, neber bin there” (imitava l’inglese dei neri).