Il lunedì si fanno i conti della settimana e oggi il saldo è particolarmente in attivo: al torneo Grade 2 di Cap d’Ail abbiamo fatto l’en plein con Bianca Turati e Moroni, ma quel che più importa e ci fa gioire è che questo torneo è un buon successo di movimento e di squadra, con Moroni che batte in finale Ramazzotti e le varie italiane che quasi tutte si fanno onore e avanzano sino ai quarti e alle semifinali. Ora però c’è un neo e viene trovato dal vostro, solito bastian contrario: Bianca Turati minaccia di dilagare, è vero, e dove va fa bene e vince ed è in un crescendo di forma e in uno spolvero davvero invidiabile. È partita in sordina con la mediocre partecipazione agli Ausopen, poi ha ingranato la quinta e credo e spero che non si fermerà qui e potrà togliersi delle belle soddisfazioni nei due prossimi mesi. Bene: ma le quattro semifinaliste di Firenze non erano a Cap d’Ail e le italiane erano state da loro nel frattempo sconfitte; certo, ogni incontro e ogni torneo fa storia a sé. Ma questo torneo francese era esso stesso di medio se non mediobasso valore.
Dunque progress trionfale di Bianca che non ha perso set e ha concesso solo al massimo cinque giochi a tutte le avversarie salvo la Torelli (otto giochi in semifinale con il secondo tirato). Al tempo stesso Torelli pienamente ritrovata: perse a Firenze con la vincitrice in due set combattuti. L’unica nostra opaca al momento è Ludmilla Samsonova che perde da una inglese abbastanza modesta, e comunque da lei ci si aspetta un rendimento molto diverso e intanto gli acuti non vengono. Mordegan senza infamia e senza lode supera un turno e Viviani esce al primo turno ma senza modificare le impressioni positive di Firenze. Di Alessandra Simonelli taccio: continua a deludere, non vince un match da un’eternità e soprattutto, lo ripeto, va ricostruita dal lato psicologico. Mi augurerei che qualcuno la fermasse invece di fare torneo dopo torneo. L’altra Turati pure bene, esce da Torelli al terzo. Da ultimo lascio Tatiana, che arriva ai quarti e cede 6/0 6/2 da Bianca. Era il terzo match dopo due vinti al terzo (e uno 7/5 appunto al terzo), e quindi è questo un crollo che fa pensare a due cose: che Bianca sia oggettivamente fuori portata come per parecchie, o che Tatiana abbia giocato sotto tono. Ricordando che perse nei quarti anche a Firenze e non troppo brillantemente ipotizzo che sia una giocatrice ora come ora da tornei…del Grand Slam, e cioè che abbia bisogno di un giorno di riposo per recuperare e rifiatare tra match e match.
Nel maschile Ramazzotti ha battuto nella rivincita Cannell l’inglese che lo aveva sconfitto a Firenze facendo dunque tesoro di quel match; poi ha approfittato del ritiro di Osmakcic piuttosto ridimensionato, e con autorità impressionante ha raggiunto la finale dove ha giocato alla pari nel primo con Moroni per poi mollare: credo sia per ora il miglior risultato in carriera di Rama. Moroni sorprende, me prima di tutti, per la resistenza, lui un fisico piuttosto pesante. Ha vinto tutti i match – salvo uno e la finale – al terzo. Continui così. Degli altri Fonio subito fuori ma il giocatore a me piace; e Mora battuto dallo stesso Lin vincitore su si lui a Firenze.
Chiudo dicendo di SM di Pula 10 mila ITF senior femminile, tornei che ci faranno compagnia ancora per parecchio e poi in autunno. Martina Trevisan ha, come auspicavo, cercato di alzare l’asticella e fatto le quali di due 25 mila sinora, ma ha perso subito. Non vorrei che demordesse. È questa la strada. Intanto domani c’è il derby tra lei e Matteucci.
2 comments
Per le ragazze ti sbagli perché addirittura c’era la vincitrice di Firenze: Katarina ZAVATSKA .
Katarina ha perso con ANTONITSCH, Mira che a Firenze aveva perso con la Bilardo 😉
touché: hai perfettamente ragione, mi era sfuggita la Zavatska. Che però deve aver risentito della fatica accumulata e ha perso da una giocatrice non irresistibile come Antonitsch che ho seguito per un intero incontro (perduto) con la Bilardo a Firenze. Ora, sussurrando: la Zavatska che tutti cominciano a scoprire, per ora non mi pare un fenomeno ed è giocatrice ben diversa da, poniamo, Sorribes o Konjuh che, viste a Firenze, io dissi subito “queste arrivano”.
Rimane allora che non quattro ma tre semifinaliste fiorentine non c’erano a questo torneo francese. Ma vorrei che fosse chiaro che non mi lamento affatto del brodo grasso, e gli italiani hanno fatto sotto tutti gli aspetti un torneone. Vedo anche che Pieri ha giocato contro le abitudini il doppio consumando altre energie delle poche che ha e delle molte che spende. Tra l’altro dimentico anche che Ocleppo ha vinto il doppio. A risentirci.