L’incontro di cartello era oggi per me Bilardo-Pieri, ottavi di finale femminili del torneo fiorentino giovanile, e ho sbadigliato fino alle tre salvo un match di cui dirò. Per cui do a questo incontro il pride of place e ve lo racconto subito. Ha vinto, in una partita dai molti risvolti e dall’andamento rocambolesco, Tatiana su Federica per 7/6 6/4.
Ora erano in molti a pronosticare un facile successo di Federica visto il suo balzo di qualità recente e per converso il momento quasi no di Tatiana, che poi come rendimento e progressi di gioco è ferma da un bel po’. In realtà io stesso lo credevo ma poi non troppo. Come dicevo ieri Tatiana ha la dote speciale di far giocare male molte avversarie più forti e che hanno ben più tennis di lei; o meglio di riuscire a non far loro tirare quei colpi che in altri match vanno a segno, e di non dare quindi lo stesso tipo di palla che al 90% le altre ricevono. Anzi tutto sommato mi preparavo a un match equilibrato ed equivalente, e così è stato. Le due giocatrici sono al momento di pari valore, benché abbiano un bagaglio tecnico-tattico diametralmente opposto e debbano lavorare in futuro su colpi e strategie diversissime di gioco. Federica deve registrare anzitutto la seconda di servizio e mettere in obiettivo il kick. Non però perché la sua slice non serva, ma come variante: in realtà la sua seconda flottante fa male soprattutto all’inizio del match e sul dispari: perché la palla arriva carica di un effetto laterale e balla davanti alla racchetta ed è facile steccarla e difficile imprimerle un controeffetto; e la risposta va anche spesso in corridoio. Secondo obiettivo è un rovescio più efficace e spinto da cui trarre vincenti, insieme a un back più incisivo e ancora più radente. Sul piano della tenuta deve poi stare mentalmente in campo per tutto il match senza demoralizzarsi, e decisamente curare di più il punto senza sparacchiare alla disperata e commettere gratuiti anzitutto nei momenti caldi e cruciali. Tutto il resto c’è: accelerazioni di diritto, palla corta, rovescio carico parabolico che butta addirittura contro la rete di cinta, volée e smash, e soprattutto varianti in corso del match. Quanto a Tatiana rimane superlativa in difesa: nessuna come lei nel giro. E i gratuiti li fa anche lei, ma alla fine sono meno delle dita delle due mani. Sennonché io continuo a posticipare nel mio taccuino la data in cui vedrò Tatiana più aggressiva quando c’è la possibilità, non giocare cioè solo di attendismo, e caricare la prima e finire l’incontro con una buona percentuale di vincenti di diritto e di rovescio: e abbozzare una qualche rotazione e conoscere finalmente il gioco di spin. Non so come Tatiana e il suo allenatore (e cioè il padre) non si accorgano che vari punti Tatiana li perde perché da una situazione tutto sommato comoda, e non dunque in difficoltà, rinvia un colpo senza effetto, traiettoria medioaltata con palla che cade addirittura prima della riga del servizio: un invito a nozze per una che sa chiudere, e comunque un rischio un po’ masochistico. Credo che non si predicherà mai abbastanza che un giocatore – è la prima regola del tennis – deve giocare anzitutto profondo. Se si pone questi obiettivi Tatiana migliora, altrimenti rimarrà giocatrice competitiva nel giovanile finché dura (altri due anni) e solo sopra l’800 WTA nel senior. Prenda esempio dalla Errani che ha la sua stazza fisica, e che a sedici anni faceva anche peggio di lei.
Cronaca della partita. Bilardo cerca il gioco sostenuto di spinta e l’uno-due conscia forse che Tatiana imposterà gara di contenimento e abbasserà i ritmi. Risultato: va lunga o mette in rete o subisce il contrattacco e in breve è 4-1 sotto. Qui Federica fa vedere che è capace di varianti su due piedi e sorprende Tatiana col suo stesso gioco (cioè quello di Tatiana): pallonetti liftati ripetuti che pagano immediatamente complice la bassa statura di Tatiana e l’out esiguo del campo 4. Cosicché dopo games lottati Federica impatta, va sotto 5-4 e annulla un setpoint a Tatiana e si porta sul 5 pari e anche 6-5 e servizio. È il turno di Tatiana ad avere quattro setpoints contro che annulla, anzi Tatiana vince il gioco e si procede al tiebreak. Federica va 2-0 ma viene poi risucchiata da Tatiana che si porta sul 6-4 e fallito un setpoint ulteriore mette a segno il secondo e chiude il tiebreak a 7/5. Nel secondo set Bilardo brekkata da Tatiana che si porta a 3-2 e servizio (non ho contato i break ma come al solito nel femminile il servizio è ininfluente); ma si torna in pareggio sinché Federica, un po’ provata e sciupona pur alternando belle cose a gratuiti sciagurati, cede due giochi. Ma non è finita in teoria, perché Federica guadagna il 5-4 e potrebbe riaprire il match e ne ha una palla, ma non la mette a segno. Tatiana invece chiude al secondo matchpoint.
Negli altri incontri in cui eravamo impegnati come italiani, bene Turati sulla Mraz croata, dominata nel primo set ma reagente nel secondo che si decide al decimo gioco. Nulla ha potuto un’altra Federica, la Mordegan contro la tds n. 2 Pislak: in compenso questa Federica si è guadagnato il titolo di Miss eleganza coi suoi completini, oggi uno decisamente in stile Lea Pericoli anni Sessanta. Stop per Lucrezia Stefanini contro la tds. n. 1 Potocnik che ha una bella corsia verso la finale: perso malamente il primo sotto le bordate imprendibili della slovena Lucrezia stava 2 pari al secondo e poteva forse creare qualche difficoltà all’avversaria, avendo registrato e variato la tattica, ma si è procurata una distorsione dolorosissima alla caviglia ed è uscita dal campo con alti, danteschi “guai”. Poi dopo un paio d’ore è tornata ai campi ben fasciata e rasserenata, ma il suo torneo è finito ovviamente per ritiro. Comunque Potocnik conferma la regola Pieri: è una giocatrice che, se le dai ritmo, non ti dà scampo e ti uccide, e che se invece le cambi le carte in tavola e le dai qualche palla sporca va o può andare in crisi: magari certo poi rientra nel match ma qualche passaggio a vuoto te lo regala. Felice è Mary Viviani per aver comunque superato un turno: e oggi era paga e saluta. Degli altri non tutti hanno giocato (metà dei maschi giocano domani): Giacomini ha domato un brutto cliente e avanza quatto quatto e lucido senza strafare. Bene anche Moroni contro un due metri polacco un po’ polentone. Moroni ha anche un accenno di pancia e a me pare troppo pesante: i colpi sono buoni e potenti ma limiterei il consumo dei bucatini all’amatriciana.
Ci sono anche gli stranieri qui a Firenze. Sul centrale Osmakcic tds n. 1 ha fatto vedere ottime cose insieme a svarioni madornali e dunque ha scarsa continuità. Ma l’incontro è stato avvicente e si è risolto al terzo. Segnalerei fra le femmine la Juvan, 2000, di cui dicevo ieri, che estromessa la tds n. 8 va domani con la Pieri; e la Zavatska che gioca ogni punto come se fosse quello della vita, e cioè alla morte, e che anche lei mi pare da tenere d’occhio.
8 comments
Ho visto solo la fine del primo set in streaming, non che si vedesse benissimo, mi è parso di vedere la Bilardo un po’ nervosetta… paura di vincere/perdere, che dir si voglia? Ci fosse stata di là una straniera anonima forse sarebbe stata più centrata. Comunque brava Tatiana a spuntarla ancora una volta, speriamo ora faccia il botto.
Sì certo Bilardo tesa direi più che nervosa: non ha mai vinto credo in carriera con Tatiana, anche se una Pieri l’ha battuta: a sorpresa la settimana scorsa o due fa a Solarino: ma era Jessica e sul duro ovvero cemento. Ieri Federica era in cuor suo sicura di vincere come mi diceva lei stessa. Ribadisco che dal 4-1 sotto Federica ha cambiato tattica e ha cercato meno chiusure arrischiate e puntato a non sbagliare, soprattutto alzando pallonetti col rovescio che Tatiana faticava a rinviare lungo; e a volte per farlo toccava dietro con la racchetta la rete di cinta. Il botto? La Juvan slovena è duretta, 2000 di millesimo e indietro in di classifica, ma già astuta….
Io ho visto la partita Bilardo-Pieri in streaming e sinceramente non è stata una bella partita. Tutte palle alte, nessun vincente nemmeno quando la palla era a metà campo dove occorrevano almeno due o tre tiri per fare punto se tutto andava bene. La Bilardo ha fatto qualche bella discesa a rete e forse doveva insistere con quel gioco perché più volte ha sorpreso la Pieri. Pessima gestione delle palle corte da parte di entrambe con errori gratuiti sotto rete. La Bilardo spesso con il rovescio va fuori giri e chiede aiuto alla palla corta per uscire dallo scambio o ci arriva male e usa il back girandosi completamente. Le potenzialità le hanno ma se vogliono veramente arrivare devono cambiare gioco perché le top player non giocano cosi… si guardino Halep Williams 😉
Hai ragione caro Tennista, cui do il benvenuto su questo Blog. Credo di essermi già espresso: con Tatiana non si possono mai vedere dei match tecnicamente di livello alto, ma di contenuto agonistico sì. Tatiana non ha gran braccio, né potenza, ma tenacia e accortezza, e non si sa come rende innocue molte giocatrici o ne riduce il potenziale, e molte fanno dei partitoni con altre ma ciccano con Tatiana. Bilardo è sprecona e lo è stata in questo match, e comunque contando i punti qualche bel vincente di diritto lo ha messo a segno. Guarda che di palle corte ne ha pure messe a segno varie con qualche inevitabile errore. E quel rovescio liftatissimo e quasi sulla riga poteva cambiare l’esito dell’incontro. Risentiamoci, questa è una tribuna aperta.
Comunque diciamo che la Bilardo ci ha messo del suo. Con il rovescio non cerca mai colpi potenti ma spesso alza sul rovescio dell’avversaria in attesa poi poter utilizzare il suo dritto magari ancora sul rovescio o con discese a rete. Spesso la Pieri è stata obbilgata a rialzare la palla per non cadere in questa rete. Anche sulle seconde palle non sono state molto aggressive e di vincenti veramente si possono contare sulle dita di una mano
Esattissimo…
Visto Halep – Williams? Il tennis a certi livelli è un’altra cosa e a quello dovrebbero ispirarsi i nostri maestri. Se poi due ragazze nel giro della Nazionale si mettono ad alzare alla loro età… sicuramente otterranno dei risultati ora ma non certo in futuro. Posso anche capire che vincere ora porta dei vantaggi notevoli a livello di appoggi, sponsor, viaggi e riconoscimenti però la scuola del tennis dovrebbe guardare oltre e soprattutto per le ragazze e i ragazzi seguiti a livello Nazionale altrimenti la prima OVA che arriva le fa nere!!!
Ho appena scritto un post sull’incontro di oggi della Pieri, perduto: effettivamente come dico la Pieri ha cercato di giocare di pressione in rapporto a quello che il suo fisico può dare. Non ha alzato e ha tirato. Ma l’altra tirava di più. Come ancora dico è piuttosto il servizio e soprattutto la seconda che devono migliorare e anzi essere rivisti anche nel movimento, e di sana pianta (prima che, come per la Errani, sia troppo tardi). A mio avviso dal servizio oggi dipende un buon 60/70 % del rendimento di un giocatore e anche di una giocatrice. Ti invito a leggere quanto dico: che forse è questa la strada che la Pieri imboccherà. E comunque continuando ad allenarsi a Lucca con poche forti con cui fare coppia e facendo solo tornei locali c’è poca speranza di emergere. Ho scritto decine di post sulla gestione “acqua e sapone” (cioè troppo autarchica) delle sorelle Pieri…