Prima di parlarne alcune notiziole peraltro buone: a) Ferrando ha vinto ieri contro pronostico e con sorprendente facilità il torneo di Solarino: è stata una di quelle volte in cui ci prendo a metà, perché avevo presagito il suo arrivo in finale ma non creduto possibile che potesse farcela contro una francesina semicoloured che la sopravanza di 400 posizioni WTA: i casi sono due, o è una classifica generosa e gonfiata o Cristiana, ipotesi più probabile, è nel frattempo ancor più migliorata: e complimenti e avanti così; b) le cose ormai si smuovono e a un 25 mila di Siviglia terra rossa rientrano alle quali Trevisan, Matteucci, Camerin, Giovine e altre: è giusto alzare l’asticella e vedere quel che accade, e per la Trevisan dare oculatamente il tutto per tutto per sapere se è abile e arruolata per i piani alti e sin dove concretamente può arrivare avendo ormai la veneranda età di 22 anni; c) ai giovanili sudamericani tuttora in corso stiamo facendo bene anzi benone, ma dobbiamo essere consapevoli che vi manca mezzo mondo tennistico e le feroci belve dell’est sono a casa (dunque valori e vittorie relative); epperò perché non gioire ed esultare della vittoria di Torelli una settimana fa confermata da un Banana Bowl, quello in corso, dove è arrivata alle semifinali? Laggiù si sta intanto facendo appunto onore Monica Cappelletti e nel maschile maluccio sì Bonacia, ma benino se non bene Pellegrino e Moroni. Per fare incetta di punti nel ranking junior questa stagione argentino-brasiliana è una cuccagna: Cappelletti potrà tornarsene da zero che era sul 500/600 e forse più.
Eccoci a Firenze: tra due lunedì vi sarà la Press Conference e sapremo tutto dei preparativi e anche delle wild card. Per ora non rimane che pregare che il tempo sia clemente (qui ragazzi fa ancora un freddo cane!), e trarre auspici dalla proverbialmente chilometrica entry list. Gli organizzatori avranno un bel daffare a sbrogliare e a … tosare la matassa se tutti i qualifiers e gli alternates chiedessero effettivamente di partecipare.
Al maschile abbiamo cinque iscritti nel main draw e sono i cinque meglio piazzati in classifica: Bonacia, Pellegrino, Mosciatti, Moroni e Ramazzotti, il solo 1999 del gruppo. Personalmente mi augurerei che una wc fosse data a Summaria e a Guerrieri, le più belle realtà del 1998 insieme a Moroni, e forse anche un pelino più di Moroni. Dal mazzo degli alternates, che al 90% nessuno conosce salvo qualche allenatore, io ripescherei il nome di Daniele Iamunno: ricorderete che mi impressionò l’anno scorso per il suo anticipo bruciante e per la aggressività della sua risposta: lo segnalavo a tutti ma nessuno se ne sta accorgendo e il picciotto – in realtà napoletano, ma lo sembra, un picciotto – gioca pochissimo e non si sa perché.
Al femminile è in vigore la legge non scritta che le 97 non giochino più i tornei junior e si astengano per pudore e manifesta superiorità. Cià nonostante Bianca Turati e Verena Hofer ci sono e la prima avrà un tds alta se non altissima e si candida alla vittoria se viene. Nelle quali avremo Simonelli, Mordegan, Stefanini, Chinellato e Anna Turati: due 98 e tre 97, in deroga alla regola di cui sopra. I famosi cioccolatini stanno nella alternates e non sono solo una ma veramente più scatole e ci vorrebbero qualificazioni di una settimana per vedere all’opera tanto ben di Dio (parere personale). Forse qualcuna avrà un wc ai due tabelloni tra Maffei, Di Carlo, Traversi, Rumi, Pigato. Poche in rapporto le 2000 in questo truppone: delle note Rumi, Piccinetti e Ceppellini. Ormai parrebbe sicuro che tutto l’entourage fiorentino, e non, vorrà vedere in campo a furor di popolo questo oggetto misterioso, Monica Cappelletti. Curiosità: nelle alternates scovo il nome di Debora Ginocchio, mia infatuazione svanita di tempo fa e forse ristabilita se è stata davvero infortunata e non ha avuto una crisi di rigetto. Dubito che alla fin fine venga.
Infine segnalo un… lutto mio personale: il torneo sarà orfano di Ludmilla Samsonova e delle due Pieri: è matematico, queste ultime due sono iscritte a SM di Pula il cui primo torneo della lunga serie inizia lo stesso lunedì di quello fiorentino. Rimango anche perplesso che a questo torneo sardo figuri iscritta Giulia Peoni, che è una delle promettenti 2000 e avrebbe potuto fare assai bene a Firenze, del resto a un tiro di schioppo da dove abita. Ma ci saranno ragioni diplomatiche per questa e altre diserzioni. Non è un lutto ma un piccolo rammarico: la classe forte delle femmine è il 2000 e il 2001, e a me sarebbe piaciuto che scendessero in pedana una Tcherckes Zade, addirittura una Cocciaretto, ma è anche vero il proverbio adelante con juicio.