Tale il pronostico generoso che da qualche ora rimbalza su Facebook avvalorato non solo da autorevoli commentatori e blogger del tennis ma anche da ex giocatrici che ne capiscono, come mi pare Tathiana Garbin. Prendo la parola per dirmi ben più prudente e insomma per non dichiararmi d’accordo, non aziendalista quale sono, benché lietissimo un domani di essere smentito.
Questi giudizi un po’ avventati sono all’ordine del giorno nel tennis e in altri sport, e nel tennis sono dettati anche, al momento, dal desiderio sempre più urgente di avere noi italiani un ricambio ai vertici del femminile. Vertici dai quali uscirano inesorabilmente Schiavone e Pennetta a breve e nel giro di qualche anno anche Sara Errani e Roberta Vinci. È di qualche giorno fa mi pare, e se non ho letto male, un articolo di Ubaldo Scanagatta sul suo Blog nel quale si domandava se non erano state riposte troppe speranze su Camila Giorgi, la quale è beninteso nelle cinquanta e potrà a lungo restarvi e anche avanzare, ma è una sola giocatrice e si avvia ad essere la giocatrice “italiana” (italo-argentina per la precisione) di punta dell’immediato futuro. Dunque con lei sola non si fa squadra, e la Burnett al momento è una desaparecida. Ora per puro caso debbo ricordare – e mi scuso – un aneddoto che è citato spesso in questo Blog: che mi dissi non convinto anni fa quando – la stessa cosa che succede oggi – qualcuno uscì fuori profetizzando Corinna Dentoni nelle prime cinquanta WTA, dove Corinna non è mai arrivata e temo mai arriverà. Beninteso è Corinna una giocatrice adorabile e la più simpatica che io conosca nel giro: ma non ha la attrezzatura tecnica necessaria per il gran balzo… comunque non è lei l’oggetto della discussione.
Martina Caregaro ha solo un anno di meno della Giorgi ed è vero che ha avuto vari acciacchi che l’hanno fermata. A 16 anni era certo una promessa e gareggiava nella categoria con la Trevisan, con la quale vinse o fu finalista in doppio agli Europei di Mosca. Credo poi fosse seguita da Silvia Farina per qualche tempo ma già sui diciotto anni i risultati non venivano. Ora è una giocatrice che ha un fisico di riguardo e colpi potenti e classici se è quella che ricordo da ispezioni per la verità non recenti: nelle quali però non riusciva a sfruttare – o forse non voleva – la pesantezza di palla di cui è potenzialmente capace.
In realtà questa previsione della Caregaro entro le 50 è basata su appena due o tre risultati recenti non molto significativi e che non fanno certo pensare a un deciso cambio di marcia. Martina ha vinto mi pare un torneo 10 mila prima dell’inverno e si esulta oggi per una semifinale persa a Beinasco 25 mila la settimana passata: ha perso dalla 157 WTA ed è innegabile, ma si tratta di una 1995 cha lei stessa ha perso dalla vincitrice in finale. Il secondo risultato del quale si esulta sono i due turni superati a Solarino 10 mila ora in corso. Siamo insomma un po’ distanti tuttora dai palcoscenici che contano e stime e proiezioni vanno fatte sulla base di risultati più continuativi e soprattutto più probanti. Il che ci permette di dare una occhiata a questo torneo siciliano. Dove è finito il cammino della Spiteri davanti alla Remondina e dove oltre a lei solo appunto la Caregaro accede ai quarti. Badate che ho appena detto ieri che Caregaro andrà vicina a vincere il torneo e non ritiro la profezia: sennonché Martina è stata oggi portata al terzo da Deborah Chiesa, e terzo non vinto passeggiando ma per 6/3. Chiesa è ora n. 699. Traete voi le conclusioni sul valore di Martina nel borsino virtuale.