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Io, quel bastian contrario

by Franco Marucci

Alcuni anche illustri giornalisti di tennis non gradiscono qualche volta, e me lo dicono, i miei post piuttosto critici su certi giocatori e giocatrici: sarei crudo e brutale, indelicato e maligno, e soprattutto ingiusto verso certi giocatori. Vorrei chiarire che credo fermamente che tutti i nostri si impegnino alla morte e siano giocatori, in larga parte, coscienziosi e seri. Però la critica tennistica, più spesso e forzatamente di quella letteraria, si orienta sui viventi e non sui morti, e dire qualcosa di critico, o di vero, spiace e anzi scotta gli interessati o anche i loro sostenitori. Io tengo questo Blog, e scrivo poco per siti ufficiali, perché qui sono indipendente e non devo render conto a nessuno dei miei giudizi. Preambolo questo, che si capirà poco sotto perché ho aperto.

Ora intanto debbo premettere che ho deciso di vedere qualche incontro degli AO, così ormai si chiamano, solo dalla seconda settimana. Faccio digiuno in questa. È una kermesse troppo lunga ed estenuante come tutti i Grand Slam, e gli orari di gioco australiani mi sono indigesti. Poi il menu è in parte ormai scontato e i giocatori sono all’80% gli stessi da sempre. Invece mi piace il giovanile perché ogni anno i giocatori cambiano e una buona fetta esce di scena e un’altra entra. Mi elettrizza come spesso confesso seguire i giovanili e anche gli ITF. Domani intanto si gioca il secondo 10 mila di El Kantaoui dove vi sono in programma incontri per noi interessanti, anzi emozionanti. Sorteggi come sempre da fare arrabbiare e scontri sorrellicidi. Pensate che Samsonova va contro la vincitrice del torneo domenica scorsa, e che le due Pieri, se vincono, giocano contro al II turno! È comunque più probabile che Jessica, sulle ali, vinca il suo, di primi turni, che non Tatiana superi la Dentoni che il sorteggio le ha messo contro. Però forse potrebbe anche essere un match equilibrato. Come era facile pronosticare in ogni torneo 10 mila a 32 giocatrici è matematico e statistico che prima o poi nostre giocatrici debbano giocare contro.

Quanto agli AO, ecco perché il preambolo. Ho scritto l’altro giorno che non c’e un maschio decente e non mi ricredo. Fognini ha perso deludentissimamente da un giocatore delle retrovie (papale papale dicevo che aveva fatto schifo nella Hopman), Lorenzi ha vinto ma Dolgo era malandato, Seppi sì ha fatto il suo dovere ma ha ormai la barba bianca, e dalle quali non è emerso ahimè alcun qualificato. Dicevo anche che la Schiavone si dovrebbe ritirare come ha fatto dignitosamente Li Na. Che c’è di male a ritirarsi? La Schiavone è masochista e ormai non vince più un match nemmeno con un’avversaria zoppa. Pennetta è una gran signora e non ho mai detto nulla contro, anzi esultato, e idem con Errani e Vinci che Dio le abbia in gloria.

Volevo però tornare sulla Giorgi. Spero che vada avanti e che io dunque possa vederne un match da lunedì in poi. La mia antipatia – mi correggo: scarsa simpatia –  per questa giocatrice è dovuta al fatto che, da anni in Italia, parla ancora un italiano infame benché dopo tutto si debba esprimere con la racchetta. Mi sono limitato poco fa ad aprire la intervista che è online sul sito Federtennis dopo la vittoria con la Pennetta, e vedo, anzi sento che la Paoletti si intestardisce a intervistarla facendole domande concettualmente troppo complesse, alle quali la Giorgi assolutamente non risponde. Televisivamente queste interviste con la Giorgi sono pietose, o penose. D’accordo, sarebbe più spigliata magari se parlasse in castigliano.

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