La ragione per la quale prendo qualche volta delle cantonate sulle giocatrici per cui tifo, faccio delle illazioni sbagliate, riferisco opinioni infondate e costruisco dietrologie inesistenti, è che in realtà io mi baso solo sul tennis giocato e non dispongo di altra fonte che questa. Aborro il gossip e non mi interessa sapere se uno è fidanzato con una, con chi si è sfidanzato, se è un atleta serio o salta la cavallina e altro ancora. E’ una decina di anni che scrivo amatorialmente di tennis un po’ qua e un po’ là, e che ogni volta che posso vado a vedere tornei, non come certi giornalisti che vedo ne scrivono ma sul campo non ci sono mai: quando racconto un match l’ho visto con i miei occhi oppure l’ho seguito punto per punto al live scoring, o, se lo danno, alla televisione. Pensate che appunto io non ho un singolo numero di cellulare di alcun giocatore o giocatrice di cui scrivo; che conosco solo un allenatore ed è Gonzalo Vitale di Georgia Brescia, e di lui ho anche la email; che conosco personalmente ma di fatto di sfuggita i genitori di qualche giocatrice, credo non più di tre. E un parente di una. La cosa comica è che il maggior numero di mails ce le siamo scritte io e la zia di Beatrice Reda, che sta traducendo dall’inglese (dico la zia, non la Reda) un bellissimo libro di tennis e con la quale si è discusso qualche punto difficile di un testo inglese dallo scorbutico lessico australiano (col che avrete capito magari di che libro si tratta).
Detto questo, come da intercalare dei politici, vengo alla seconda metà del tabellone di SM di Pula primo turno, completato oggi. Martine? Non è raro che più di una giocatrice di questo nome di battesimo si trovi a giocare nello stesso torneo. Di Martine tenniste ce ne è un’invasione. Sto per completare un elenco delle Martine nazionali e straniere, sincronico e diacronico (capite? oggi e nel tempo), e quando pronto lo posterò. In questo torneo ce ne sono tre di Martine e vediamo subito cos’hanno fatto. Due hanno vinto ma sono Trevisan e Caregaro ed erano strafavorite; una ha perso e ne ho parlato ieri ed è Lo Pumo. Trevisan non ha nemmeno sudato, forse ha giocato con la destra, ma aveva come avversaria un’argentina dall’ovvio cognome italiano (due argentini su tre hanno antenati italiani) la quale mi sa sia scarsettina, non se ne abbia a male. L’avversaria della Caregaro, che ha vinto 6/3 6/0, era invece un bel pezzo di bionda figliola austriaca, di cognome Kurz, che ha una discreta potenza di colpo e ama l’Italia avendo giocato in primavera a Firenze e anche agli altri giovanili. Bazzica anche i nostri ITF senior. A Firenze sul campo n. 4 fu battuta per l’appunto dalla Stefanini e io scrissi un post “Scoperta Lucrezia” pentendomi di non aver subito scritto Lukrezia. La quale Lukrezia ha disposto facilissimamente di Carolina Pillot contro la quale aveva vinto il doppio due giorni fa, Prato-Nomentano. Lukrezia fa progressi macroscopici giorno dopo giorno (e li fa anche senza fatica, è sempre giuliva e spensierata come se giocasse per divertirsi), epperò forse la Pillot ha fatto troppi strapazzi di recente, e questo ennesimo torneo sardo poteva risparmiarselo. Si stropicciava la coscia già dopo 10′ nel doppio pratese e si è forse ritirata per il riacutizzarsi. Giorgia Marchetti smentendo le mie dietrologie ha vinto al terzo dimostrando, altro che, che sa lottare e non è affatto “scorata”. Sabino ha come si dice dato un segnale. Sia lei che Schaefer, tds 2 e 1, pronostico però che non vinceranno il torneo. Per il resto Rubini vincitrice ma anche lei con qualche segno preoccupante di affaticamento (o l’avversaria era forte), e anche Meliss avanza.
Qui acqua a catinelle, per tutto il giorno, ma là evidentemente no.