Le notizie che fanno scalpore (naturalmente una in senso positivo!) da SM di Pula sono due: in ordine crescente a) la defezione di Martina Trevisan dal torneo, sicché per una volta, e in un senso diverso, è stata una… desaparecida; b) l’eliminazione di Lisa Sabino, tds. n. 5 e n. 450 WTA ad opera di Ludmilla Samsonova.
L’order of play, conformemente al tabellone del main draw, dava da stamattina su un qualche campo e in orario pomeridiano Trevisan-Simic. La stessa Martina, incontrata al ristorante a Prato domenica scorsa, mi aveva confermato di essere in partenza nuovamente per la Sardegna l’indomani. Poi a un certo punto stamattina nel live scoring la voce di questo incontro è cambiata, e al posto di Martina è comparsa come avversaria della Simic la lucky loser Marcella Cucca. Non ci strappiamo i capelli, sono cose che succedono. Martina forse non è nemmeno partita, epperò se è così non vedo perché sia stata messa in tabellone: forse la rinuncia è arrivata solo stamattina o ieri sera. La nostra avrà fatto i suoi conti, e concluso che non valeva poi la pena, in termini di possibilità di vittoria dopo tre mesi estenuanti, ricavo economico dato che è anche in squadra Serie A 1 di Prato, e punti WTA eventualmente da acquisire. E’ logico che essendo ora circa n. 600 e volendo puntare in alto è meglio per lei azzeccare magari un 25 mila dollari che fare semi o finale a due 10 mila. O così credo. Solo che i 25 mila sono lontani e rari, cioè anche radi: insomma con questo torneo di SM di Pula potrebbe essere del tutto terminata l’attività autunnale e per il 2014 di molte giocatrici, Martina inclusa.
Venendo alla Ludmilla la davo per perdente all’80 o 90%: per due motivi, primo perché l’italo-russa è di recente apparsa scarica e non ha fatto buoni risultati; secondo perché la Sabino è una giocatrice matura, anzi quasi stagionata (classe 1986), che raramente perde dalle inferiori. Competitiva. Chi ha seguito il live score ha visto che razza di battaglia, invece, le due hanno ingaggiato. Punteggio finale 7/6 6/7 7/5! Non c’è dubbio che sia stata una partita vera, appassionante per gli spettatori. E che smentisce del tutto le mie supposizioni fatte alla cieca: che Ludmilla sia appannata e, dicevo, spompata. Una spompata non lotta così per due ore. Bene, benissimo. Domani la Klasen, una delle due sorelle teutoniche, e altro match difficile. Anche di scena la Bilardo, opposta come prevedevo alla Giovine, che suda le sette camicie ma passa il turno. Considerato che l’una sale e l’altra scende, prevedo un match battagliato, non a senso unico. Il mio solito detto però è mai dire mai.