Il primo turno di SM di Pula prevedeva oggi otto incontri su sedici del main draw. Chissà tra parentesi che bel sole ci sarà laggiù, e mi figuro che giocatrici e accompagnatori troveranno il modo e il tempo di fare un bel bagno nella piscina o nel mare di questo Forte Village. Là evidentemente si sguazza nell’oro e la località si vuole promuovere se trovano da finanziare la bellezza di una decina di tornei in una prima rata primaverile e in una seconda autunnale…
Ma vediamo che è successo in questi match, in cui tutto è andato come in fondo previsto salvo forse un caso. I risultati più autorevoli sono venuti da Brescia e Turati. Quest’ultima ha costretto al ritiro, si fa per dire, la romena, dopo averla messa severamente alle corde. Il tabellino dell’avversaria era quasi vuoto di punti. Se Bianca non vince direttamente il torneo, segnatevi questa, ci va vicino. Dal tabellino vedo qualcosa come quattro aces, segno che la ragazza si è messa a tirare e ha acquisito potenza. Georgia ha regolato agevolmente la Marchetti che aveva tenuto botta nei primi 15′. Dentoni ha stentato o comunque faticato come previsto contro Hofer; Di Giuseppe si è portata a casa l’ottavo di finale contro una polacca ed è un bel segnale. Soprattutto Pillot ha rimesso in piedi e vinto un incontro messosi male, e Balducci ha approfittato del ritiro di Moratelli che perso il primo era 5 pari al secondo e dava segni di ripresa. Tanto l’una che l’altra, dando vita a un incontro equilibrato, dimostrano di non attraversare un buon momento di forma.
Lascio per ultima la rocambolesca sconfitta di Tatiana Pieri, recidiva, contro Rubini. Alla Rubini vanno fatti i complimenti e i più grossi, perché non ha mai mollato e ha riacciuffato il match in almeno tre circostanze, quando ha dovuto salvare qualcosa come sette o otto match points. Riagguantata la fuggiasca ha trafitto Tatiana inesorabilmente al tiebreak del terzo. Se Tatiana è stata sciupona Stefania merita l’appellativo di l’annullamatchpoints. Riassumo: Tatiana come sempre partenza a razzo nel primo senza storia, 6/1. Reazione nel secondo della Rubini, ma si gioca punto a punto sino a che la Rubini si avvantaggia e chiude 7/5. Nel terzo Tatiana va 4/2 sic, e poi 5/4 dove fallisce vari match points; ma va anche 6/5 e ancora match points. Tutti annullati. Chiusura del match da spaccare otto racchette negli spogliatoi: 4/2 Rubini, 4/3, 5/3, 6/3 e poi finita.
Il tennis è come sappiamo uno sport tremendo e si può entrare in sindromi piuttosto pericolose, come il terrore, l’angoscia di poter vincere. Tatiana è quindicenne ma temo che abbia contratto questo virus. Sono ormai troppe le volte che perde di testa, di emotività, di braccino, anziché di gioco. Viste anche oggi le volte che ha perso il gioco da 40/15 a suo favore. Gioca sollevata e tranquilla all’inizio e avanza e raccoglie, poi grado a grado si innervosisce e trema. Speriamo bene, è un malanno che va inquadrato e risolto quanto prima. Ripeto spesso un detto del compianto Stinchelli, che è invero l’uovo di Colombo: che il tennis è uno sport di testa, e aggiungo di nervi.
Rimangono domani le mie due altre pedine o frecce al mio arco: Jessica e Martina.