Rubini che furia

by Franco Marucci

La vittoria veramente strapazzante di Stefania Rubini su Angelica Moratelli, II turno a S. Margherita, induce a ripensare, e a correggere il tiro delle affermazioni di ieri. Alla luce, la Pieri detta in ribasso, sotto tono, deludente, e accusata di aver perso un incontro già vinto e anzi di aver persino concesso troppo alla Rubini (ma spero non si sia letto “Tatiana si risposi”!), va rivalutata e risarcita. Non avrà giocato una partita superlativa ma ce l’ha messa tutta e ha lottato dunque sino in fondo con una che, a giudicare da questo torneo, vale assai più della sua classifica. Chi sia questa Rubini non so se non per sentito dire. Le foto sul web ingannano; ci vorrebbero dei filmati per valutare. Nessuna immagine dal vivo. Ha 22 anni, oscilla sul 1000 WTA. Non è che giochi tantissimo. Ma la faccio breve: 6/0 6/1 alla Moratelli, sepolta da una valanga di points won, 60 a 30, il doppio. Ora tempo fa la Moratelli stava per diventare una mia giocatrice: stavo cioè per tifare anche per lei, sulla base di alcune ispezioni e di alcuni risultati. Ho in mente un giovanile di Prato anni fa, sconfitta lottata contro la Mekovec. Mise in luce un gioco elegante, armonioso nei movimenti, neoclassico persino, estremamente bello a vedersi, seppure poco remunerativo alla fin fine. La Moratelli è del 1994, e per un po’, sui 16-18 anni, sembrava potesse spiccare il balzo, ma è stata stazionaria a lungo sul 400/300 WTA, e recentemente è sprofondata. Addirittura al 961 di questa settimana. Temo sia impossibile ora come ora invertire la tendenza: ed è perduta per le sfere alte. Peccato. Comunque la Rubini è lì e farà paura, magari è il torneo della vita che sta giocando. Tema ora la Brescia che l’ha spuntata sulla Siedliska, e che è la candidata insieme alla Rubini per la finale.

Proprio così, dalla parte bassa dovrebbe arrivare in finale la vincente, sabato, di Rubini-Brescia. Sul versante settentrionale vedo De Agostini-Trevisan in semifinale. Si potrebbe profilare cioè una finale tutta italiana che farebbe onore al tennis nostrano delle seconde linee, sebbene questo torneo sia un 10 mila e la tds n. 1 sia (stata) il n. 440. Forse Brescia-Trevisan la finale dunque. Ma attenzione alla De Agostini, 1996, senza ranking ma molto competitiva nelle recenti apparizioni: ma è svizzera. Il suo ottavo contro Pillot è al momento in corso.

Quanto alla Trevisan ne avevo previsto e atteso la vittoria; ma non è stata facile e meno facile di quanto il punteggio finale, 6/2 6/3, lasci presagire. Balducci è andata 5/2 nel primo contro rapidamente, e perdutolo anche 1-0 a sfavore nel secondo, e la partita sembrava segnata. E invece no: è risalita sino a 3-1 a favore e credo anche avendo una palla del 4-1, col che il match poteva riaprirsi. Brava Martina a infilare cinque giochi di fila e chiudere. Si diceva del 2016 come data ipotetica di un rientro di Martina in fascia 100 WTA: di questo passo fa anche prima! Direi, alla luce, che vale appunto ormai la Balducci che è pure un 440 generoso, ma tutti i ranking oltre il 300 sono oscillanti.

Dal sito FIT rimbalzano intanto i risultati di Bonacia e soprattutto Samsonova: in semi ambo oggi a un torneo serbo Grade 2. Se Ludmilla batte la slovena, qui da noi mesi fa, si scontra poi in finale come è probabile con la Mendez, vecchia conoscenza pratese, che sembra aver messo la quinta.

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