Home TennisTornei JuniorTorneo Junior U18 "Città di Prato" Grade 2 La scatola di cioccolatini, ovvero il vivaio delle ’99 a Prato

La scatola di cioccolatini, ovvero il vivaio delle ’99 a Prato

by Franco Marucci

Le annate del tennis giovanile, via via che i giocatori appaiono alla ribalta, sono appunto come quella famosa “box of chocolates” di Forrest Gump: “you never know what you’re gonna get”. Parlo di consistenza numerica e di varietà, e nel femminile, senza troppo compromettermi a leggere la mano, come i chiromanti, alle singole giocatrici per nome e cognome, sennò qualcuna si offende. Voglio cioè procedere, prima di venire a Prato e alle quali concluse da pochi minuti e allo svelamento dei main draws, a una ennesima per quanto breve riflessione-quadro sul femminile italiano: mi piace farlo come sapete.

Ovverosia: abbiamo cinque-sei giocatrici del 1996 che potranno ormai farsi valere nel WTA, tenendo ben presente che la carriera finisce a 30-32 anni e oltre. La migliore è Paolini, che sta verso il 500 WTA, che non è un ranking né buono né cattivo: molti me compreso credevano anni fa che non dovesse essere lei oggi ad occupare questa posizione. Vale a dire queste diciottenni hanno altri 12 anni mediamente in cui cercare di attingere il loro picco di rendimento. Rendimento che può non essere necessariamente di ascesa graduale, bensì magari sinusoidale. Si guardi alla carriera esemplare di Flavia Pennetta: esplode a vent’anni, e gioca tirando tutto all’impazzata e mettendo regolarmente fuori l’80% dei colpi, chissà all’epoca chi le aveva detto di giocare in maniera tanto scriteriata. A 23 anni emigra in Spagna, cambia ovviamente allenatore e radicalmente sistema di gioco, e si aggiudica col tempo vari tornei di seconda fascia centrando anche ottimi successi nel doppio con una serie di compagne giuste; poi un bel calo per motivi più vari, sinché, a trentuno e trentadue anni suonati ti torna n. 13 WTA e ti vince un bel torneone, che basterebbe quello a valorizzare un’intera carriera. Anche Schiavone di cui non traccio la storia è emersa tardi. Dico tutto questo perché dunque le vicissitudini di un giocatore sono molteplici, infortuni compresi purtroppo.

A proposito, osservo ora un minuto di silenzio per Elena Baltacha, che ho appena saputo è scomparsa sabato scorso. Mi fa venire in mente Luzzi, cause completamente diverse naturalmente. Mi dispiace tanto. Riprendo allora per dire che i ritmi di crescita delle italiane in genere non sono rapidissimi come poniamo per le slave, che arrivano molto prima alla maturità puberale. Quindi 1996 coraggio. Scendendo, appunto perché parlo numericamente, sono sincero ma non mi riesce inquadrare più di tre o quattro giocatrici del 1998 di un certo futuro; ma scapperanno senz’altro fuori quando meno te lo aspetti; delle 97 abbiamo la fresca vincitrice di Salso Bianca Turati, la Torelli e la Hofer. Ma eccoci alle 1999. E vengo al punto. Qui a Prato le quali sono state una festa di queste… bambine. Mai così tante se ne sono viste e già pronte in rampa di lancio. Ma attenzione: ne mancavano per lo meno due, Capogrosso e Ginocchio, che l’anno scorso mi  aveva intrigato con le sue …ginocchiate. SOS: chi ne sa qualcosa mi dica, mi faccia sapere: perché Ginocchio non gioca? Vediamo meglio: Elisa Visentin, anzitutto, che ieri ha fatto fuori la nostra italo-austriaca Ploner che non gioca affatto male e le rende due anni di età. Oggi Visentin ha fatto fuoco e faville con la coetanea Turconi e quanto agonismo ci hanno messo lo vedrete dal punteggio e dalla lunghezza del match. Terza menzione per Rosanna Maffei, altra 1999, che perde al terzo, e 7/5, dalla testa di serie n. 2 Samsonova. Ingrid Di Carlo non ha bisogno ormai di presentazioni, e ha già fatto bene a Firenze. Per tutte loro disco rosso qui a Prato, d’accordo, ma direi che c’è un gruppetto di una decina di quindicenni da tenere d’occhio e da cominciare a coltivare. O da offrire, come tanti cioccolatini, e chiusa la prefazione.

Sono usciti i main draws e sembrano come sempre i risultati degli scrutini a scuola a fine anno e si leggono con enorme  trepidazione. Fare previsioni e proiezioni sarebbe azzardatissimo, perché chi conosce la metà o anche tre quarti dei giocatori iscritti è bravo. I nostri favoriti sono i soliti, Stefanini, Cutuli, Roncalli, Turchetti, Bonacia… come vedete sono assenti alcuni dei grossi o semigrossi calibri. Semmai terrei d’occhio l’“australiano” Popyrin, che potrebbe essere la rivelazione del torneo, stando ai risultati e al battage, ché dal vivo lo devo ancora vedere. Nel femminile una dozzina e passa di iscritte sono italiane, e anche fra loro manca all’appello qualche nostra giocatrice di grido: le 96 disertano salvo però Lombardo, in cerca di riscatto, e Bianca Turati e Brescia sono a riposare. Hofer e Torelli dovranno battere un colpo; dietro attese come al solito Pieri e Stefanini, e soprattutto Simonelli, un’altra che ha iniziato male la stagione.

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4 comments

GV 5 Maggio 2014 - 21:17

Brescia gioca pre qualy foro italico,purtroppo niente riposo ancora
Un saluto Granco

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francomarucci 6 Maggio 2014 - 5:55

Ringrazio Granco, ovvero GV, avrete capito chi è, e approfitto, l’ennesima volta, per invitare tutti i lettori a inviarmi commenti anche telegrafici per approvare e anche e soprattutto disapprovare quello che dico e scrivo, gli errori e gli abbagli che prendo e anche le opinioni che non sono da condividere, sempre dettate non da polemica ma da un sincero desiderio di veder vincere sempre e comunque i nostri giocatori e le nostre giocatrici.
A GV sono riconoscente per avermi scritto in privato i dettagli di alcune partite di Salsomaggiore non seguite dal live scoring e clandestinamente spostate in campi coperti per il maltempo: e delle disavventure che ne sono seguite, che hanno fatto terminare la giornata delle semifinali a un’ora tardissima.
Certo, è vero, dimenticavo questo impegno romano della Georgiona, che non si riposa e va appunto a giocare le pre-quali: si faccia onore, in bocca al lupo!
Intanto a Prato splende il sole, e oggi, ho appena visto, c’è una giornatina tennistica niente male di primo turno main draw, di cui riferirò stasera.

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GV 8 Maggio 2014 - 21:44

Hahaha volevo scrivere “UN SALUTO FRANCO parlando di te” ma il correttore ha scritto Granco.
Mi scuso per il errore

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francomarucci 9 Maggio 2014 - 3:55

Ciao, GV, pensavo fosse un tuo pseudonimo sudamericano, tipo Gringo o altri…nessun problema. Piuttosto non ho potuto seguire la Georgia a Roma e non so proprio nulla di come è andata, anche per le altre 96. Capirai, ho seguito a tappeto il torneo di Prato, che è a un buon 45 minuti da dove abito e dove si è giocato fino a oggi dalle 9 di mattina fino all’imbrunire. E da dove ho scritto due pezzi al giorno, uno su questo blog e uno per Ubitennis di puro resoconto. Vedo che la Georgia è iscritta a Santacroce, ma difficilmente ci si vedrà là, perché il posto è ancora più lontano da casa mia e devo anche badare al mio lavoro di anglista che è fermo da un mese per tutti questi tornei. Comunque scriverò senz’altro dei pezzi saltuari qui sul blog su Santacroce, sulla base dei risultati giornalieri. In bocca al lupo a entrambi!

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