Aggiungo un sottotitolo in croato nella speranza o utopia che qualcuno nativo di quella lingua possa mettere gli occhi su questo articolo (e magari leggerselo usando il traduttore Google!), articolo dove, come ovvio, parlo di questa giocatrice che ieri o ieri l’altro ha fatto fuori in Nuova Zelanda, in un torneo non piccolino, ma assai prestigioso, la nostra Roberta Vinci, tds n. 1 laggiù e fresca Fed Cup winner. Un risultato che in sé fa scalpore. Roberta potrebbe essere anche la mamma di Ana! Classe di nascita 1983 contro 1997. Non ho visto il match, per essere obiettivo, e comunque, a giudicare dallo score, colpisce che Ana abbia giocato ad armi pari, schiacciando al terzo Roberta, che ogni tanto non gioca più bene dopo la prima ora e mezza, e perde lo smalto. Questione certo di rodaggio dopo la sosta autunnale, di adeguamento un po’ tardivo alla ripresa delle ostilità. E poi se si va in forma strepitosa ora, che si fa ad aprile-maggio-giugno? Frasi naturalmente fatte e di circostanza: è come quando durante il ritiro precampionato l’Inter alla prima uscita in amichevole perde o non fa risultato contro il Vipiteno.
Non tifo certo Croazia o Konjuh: voglio solo farvi partecipi di un piccolo motivo di soddisfazione e anche di orgoglio, ché avevo annunciato questa giocatrice come in rampa di lancio sin dal torneo giovanile 2012 Città di Firenze dove la nostra (o meglio ahimè la loro) vinse spopolando. Ricordate? Misi pure la foto di lei che stringe e innalza la coppa, eccola, la riposto:
Tornando ad allora. Andate a rileggervi su questo mio blog i resoconti di quel torneo, e anche i commenti particolareggiati che dedicai alla giocatrice. Che mi era rimasta impressa in mente lo si può poi vedere dal fatto che tornai in argomento alcuni mesi fa, al torneo stesso di Firenze 2013, vinto da Sara Sorribes, perché stesi un articolo di fantatennis, diciamo (e in inglese), immaginando cosa sarebbe successo in una ipotetica finale tra Ana e Sara, se Ana fosse venuta a giocare il torneo (come dire, Coppi contro Merckx). Cioè Ana ha vinto o è andata molto avanti in quasi tutti gli slams giovanili ed è già issata molto in alto in classifica WTA. Esempio palmare delle varie velocità con cui le giovani giocatrici possono crescere, mettendo cioè la terza, la quarta e anche la quinta marcia; laddove altre continuano ad andare in seconda e altre… ingranano la retromarcia. Non voglio naturalmente fare confronti ad personam con nostre coetanee. Se non per dire che, come più volte osservato qui, queste marce veloci e alte si possono innestare anche più tardi. Aggiungo solo che a quel torneo fiorentino la giocatrice che strappò più giochi alla Konjuh fu Camilla Rosatello, che è una delle poche nostre junior (l’unica?) ad esserci affacciata recentemente alle quali di un torneo WTA senza sfigurare: fece a Firenze più games della Ferro, un’altra campioncina annunciata.
Non ricordo nel recente passato tenniste nostrane esplose sui 16-17 anni a livelli alti WTA. Speriamo in un’inversione prossima di tendenza. Almeno questo, che esplodano, è il mio augurio per il 2014 alle nostre…vallette nate negli anni tra il 1999 e il 1995.