Il bollettino di guerra dal Bonfiglio dice di ulteriori perdite sul campo. Non tanto al maschile, dove Baldi si è prontamente riabilitato lasciando al suo avversario un gioco, dopo aver rischiato ieri; e dove Napolitano continua a tener botta. Solo Massara è uscito. Domani match della verità, con Baldi che si scontra con Zverev, ottimo a Prato, e Napolitano che se la vede con O’Mara, il giustiziere di Kozlov. Due test probanti. Credo che il vincitore del torneo debba uscire dal terzetto serbo-croato formato da Milojevic, Djere e Coric, tutte vecchie conoscenze; ma spero di sbagliarmi e che vinca invece Baldi o Napolitano. Al femminile invece come paventavo è rimasta in trincea la sola Pairone. Qui spira forte come sempre il vento dell’est: non so se avete notato il quantitativo di giocatrici il cui cognome finisce in –ova, -ina e –ic. Già domani Pairone ne sfida una con quel cognome, e che nel frattempo ha battuto la finalista slovacca di Firenze: un buon biglietto da visita.
Anche da Parigi-quali non buone notizie sopraggiungono (e taccio di Vinci-Putinseva). Lì a Parigi, dove intanto fa un freddo cane come mi si dice, tutte e tre le nostre sono cadute. La gloriosa Camerin merita comunque tutta la nostra stima per la sua serietà e la inflessibile tenacia agonistica; la Dentoni più in là di un certo livello non è mai andata; l’inaspettata sconfitta viene da Nasty Burnett (continuo a chiamarla così). Beninteso nessuna regala nulla e questa turca dal nome impronunciabile sarà anche una buona giocatrice. La Fit dice che Nasty aveva la febbre o era indisposta. Leggo il commento di un frequentatore del sito della Fit che dice che il risultato al primo turno di Roma contro la Cornet è un acuto isolato. Non sono d’accordo. Come dico sopra rimango un burnettiano anche perché bisogna che tutti noi lo siamo. Nasty è l’unica ventenne, anzi ormai ventunenne promettente di cui disponiamo. Visto la Giorgi? Che dire del suo splash subito dopo un buon risultato?