Già decimata la pattuglia italiana al Bonfiglio

Eravamo rimasti a Errani-Azarenka. Solo due parole, perché bisogna voltare pagina: Sara è stata non già fortunata a saltare la Sharapova per rinuncia o come si dice anche default, bensì sfortunata a incappare in una Azarenka che ha giocato a un 30% in più, e oltre, rispetto alla prestazione discontinua della sera prima contro la Stosur (che di recente Sara ha sempre battuto). Metti insieme il 20-30% in meno del rendimento di Sara stessa e si spiegano il punteggio e le sue proporzioni. Comunque Sara è, credo, una giocatrice che deve prendere o riprendere varie volte le misure alle avversarie, e ogni volta successiva che le incontra rosicchia loro qualche gioco in più: la prossima contro la Azarenka potrà perdere di due set lottati, non solo di uno, o lo speriamo. Questo “avvicinamento” si è già messo in moto contro Serena e la stessa Sharapova: Supertennis ha rimandato in onda venerdì sera, in mancanza di quello romano, il quarto di Indian Wells, dove si constatava, anche se su superficie diversa, che Sara stava in partita, eccome.  Sennonché, avendo dubitato di Napolitano, dubito anche a questo punto di Lozano. Non posso pensare che una giocatrice così attenta e intelligente come Sara continui a servire un kick così innocuo e che non serve proprio a nulla contro le top 20; e che la velocità di media del suo servizio sia di 120/130 km orari. Non è naturalmente una questione di statura: Roberta è alta qualcosa meno di Sara e non si trova in un imbarazzo così grave con il servizio. Qualche contromisura bisognerebbe che se la inventassero. Che ne pensate?

Ma il Bonfiglio si è messo in moto, e non c’è da stare allegri. Tutt’altro. Abbiamo già perso per strada buona parte dei pezzi pregiati praticamente prima di cominciare. Che succede? E poi anche il torneo stesso si trova già dopo la prima giornata senza alcuni dei giocatori di punta. Sono cadute infatti le teste di Kozlov e di Geens. Il secondo lo conosco, ha perso in finale a Firenze ed è un bel giocatorino, forse non tremendamente potente. Il primo no, non saprei dire se è una meteora; forse no se l’anno scorso rubò un set a Quinzi. O’Mara, per dire, è un giocatore – che a me non piace – che perse l’anno scorso a Prato da Capecchi, e non gli davo tanti margini. Ex aequo in ordine di sorpresa è la caduta di Donati: davvero inspiegabile, un incidente assai grave di percorso. Ma bisogna aver visto. Stefanini che cade non fa notizia oramai, epperò non avrei detto anche Di Nicola perdente; e poi Rizzuti, anche lui. Morale: unico vincitore, degli impegnati oggi, è Massara. Abbiamo domani degli altri in campo, tra i quali Napolitano, speriamo almeno in lui.

Al femminile note altrettanto dolenti, perché tre delle nostre di punta, Chiesa, Matteucci e Lombardo, sono già fuori; Hofer pure ma almeno lottando. Sopravvive Torelli. Anche qui domani avremo altre in gara fortunatamente.

Il torneo schiera buoni, anzi ottimi giocatori al maschile; ma al femminile purtroppo i grossi calibri mancano: ma bastano come dico spesso le seconde linee per atterrare le nostre.