Italia avanti, ma con perdite

by Franco Marucci

I risultati pervenuti…durante la notte, tabellone maschile, e quelli maturati stamattina (femminile) hanno già buttato all’aria le mie griglie dei possibili quarti di finale, ma è stato bello ugualmente sognare, illudersi, fare un po’ di wishful thinking come dicono gli inglesi.

Procedendo con ordine: ieri sera sono usciti (…in periferia) alcuni nostri promettenti, come Moroni e Pellegrino, e, con una vera sorpresa, Capecchi. Quest’ultimo ha perso dallo stesso giocatore che aveva nettamente battuto all’ultimo turno delle quali: sia pure di misura al terzo, ma ha perso. Peccato, mi pareva potesse fare strada. Un passo falso. Questo Salman che lo ha battuto stavo per scrivere quanto mi era parso bravo e potente, avendolo sbirciato pochi minuti domenica. Degli altri, sono caduti ieri sera Pellegrino e Moroni. Queste sconfitte di giocatori molto considerati e forse troppo presto reclamizzati dimostrano quanto siano relativi certi buoni risultati ottenuti in tornei giovanili a vattelapesca, e inoltre che nel maschile il gap di età anche di uno o due anni si fa sentire più che nel femminile. Quinzi a parte, c’è credo, o c’era, un solo 1998 al mondo capace di competere coi diciassettenni e diciottenni di alto livello, ed è lo statunitense acquisito Kozlov, che già l’anno scorso al Bonfiglio, quattordicenne, fece tremare lo stesso Quinzi per un set. Moroni è lui stesso del 98, attendo di vederlo comunque nel doppio per giudicarlo meglio.

Stamattina giocavano tutte le dieci italiane del tabellone principale: su dieci ne abbiamo perse per strada tre, e sette su dieci al secondo turno potrebbe sembrare un buon bilancio, se tra queste tre non vi fosse Giulia Pairone, che si poteva addirittura pensare la vincitrice del torneo.

I primi due incontri che ho visto (in buona parte) sono stati quelli di Lombardo e Simonelli, seguibili in contemporanea dal corridoio tra il campo 8 e il 9. Simonelli è al momento una bella ballerina che tira forse più della  forza muscolare di cui dispone. Aveva di fronte una austriaca esplosiva ma molto fallosa. Non mi pronuncio. Di Lombardo dico intanto che le “brasiliane” sono tutte sun-tanned dopo la recente trasferta. Lei ha ora pure le unghie laccate di nero per dare maggiore aggressività al suo gioco. Contro la statuaria austriaca (anche lei!), la quale sembrava una ventiduenne più che diciassettenne, Lombardo ha dapprima cercato di fare il suo gioco di alta pressione, mettendoci come è ovvio qualche errore di troppo. Tutti belli e classici i suoi colpi, e pesanti pur con questo eccesso di ricerca del vincente. E un ottimo back. Mi sbilancio ancora una volta: Lombardo potrebbe arrivare dritta in semifinale, dove troverebbe Ferro, o Paolini o Sorribes. E potrebbe anche batterle. Spero non sia una gufata.

Precipitandomi poi al campo n. 3, ovvero centrale, ho seguito buona parte del lungo match della Matteucci, pure vittorioso. Come dicevo, non avevo mai visto all’opera questa giocatrice e ho cercato di farmene un’idea. Direi che è la più adulta tra le giocatrici italiane junior da me vista. Sa fare pressoché tutto, a fondo e a rete; spinge e alza, contiene e accelera quando deve. Impostazione dei colpi molto bella  e armoniosa, servizio efficace e sicuro. Solida di testa, ha perso il tie break del secondo ma ha chiuso bene senza patemi al terzo. Questa vittoria secondo me fa testo, perché aveva di fronte una romena molto ma molto competitiva (quanti e quante romeni, a proposito!),  dallo splendido fisico, bella alta e robusta, e ciò nonostante mobile; e soprattutto, come tutte le romene qui viste, gitanescamente un bel po’ furba e rubacchiona.

Nel contempo Jessica Pieri perdeva in due set senza storia con una ungherese appena sufficiente al campo 5. È curioso: questa vincitrice della Lambertenghi vinceva allora perché era mentalmente due anni avanti a tante coetanee che avevano molto più fisico di lei: ora è l’inverso, e a sedici anni è due anni indietro, ovvero è rimasta quella che era due anni fa. Non ha fatto progressi, o meno delle altre, che prima batteva e ora sono diventate più forti. Jessica tira 30 km circa, o anche più, meno forte delle altre, ha un servizio solo appoggiato, e ha percentuali molto basse, quasi nulle, di vincenti. Se e quando vince, vince di ragnatela, sugli errori delle avversarie. La statura bassa è la cosa che conta meno; quello che le manca è un po’ di muscolatura, che si potrebbe ottenere con mezzi sicuramente puliti, facendo un po’ di palestra (qualche energumena desta sospetti). Non so se debbo rallegrarmi che Jessica non si tinga le unghie, non si trucchi, appaia una educata bambina acqua e sapone, e sul campo svolazzi, saltelli, giocherelli come se stesse disputando una partitella per passatempo con una cara amica. Non ha un vezzo e un manierismo che sia uno delle altre giocatrici, che a volte fanno le vamp e scimmiottano Serena e la Sharapova. Per paradosso, figlia come mi pare di un maestro di tennis, deve imparare a giocare a tennis competitivo.

Su Pairone, la sorpresa negativa della giornata,  conservo la mia teoria.  Non avendola vista da un anno non ho notato particolari progressi, ahimè. Ha cambiato il gridolino che fa ad ogni punto vinto, e che  è ora più rauco. Cerca di fare gioco di pressione ma non sfonda, non avendo sufficiente velocità di braccio e tendendo ad accompagnare anziché a colpire e frustare; e il servizio è rimasto tale e quale, e non fa i buchi. L’ha battuta la hermosa spagnola Sorribes (qualificata!), arrotatrice dal gioco vario, buona toccatrice di palla, capace di smorzate improvvise e back molto tagliati: ma nulla di speciale, è Pairone che ha deluso.

Veloci note sulle altre. Torelli è uscita con onore sconfitta dall’enormemente pettoruta e scollata Jana Fett. Torelli va rivista e deve continuare su questa strada: ha le accelerazioni più violente che ho visto tra le italiane, e anche una buona prima di servizio; naturalmente ogni pochino mette il gratuito o accorcia e si fa attaccare. Fossi un allenatore federale metterei a fuoco per tutte indistintamente la profondità del colpo e naturalmente il servizio, tallone d’Achille dell’80% delle italiane (anche di altissimo livello, vedi Errani). D’accordo, è lapalissiano, chissà quanto già ci lavorano. Jasmine Paolini, travestita da scugnizzo napoletano o da monello di Murillo, ha fermato autorevolmente la Cristian, forse paga, ma giocatrice molto fine e da tenere d’occhio (aveva estromesso la Marchetti). Per finire Fiona Ferro, italo-francese: ho visto solo sprazzi di gioco e mi hanno lasciato perplesso: gratuiti, erroracci, poche idee, svogliatezze. Purtroppo chi gioca male ai primi turni gioca di solito benissimo agli ultimi. E dire che Ferro ha battuto la qualificata Jandric, e che al posto della Jandric ci poteva essere comodamente la Brancato, che ci ha perso del classico soffio.  Fatevi vivi!

Please include a link to this page if you have found this material useful for research or writing a related article. Content on this website is from high-quality, licensed material originally published in print form. You can always be sure you’re reading unbiased, factual, and accurate information.

Vi potrebbe interessare anche

3 comments

gino 27 Marzo 2013 - 20:57

ho letto in questo istante il tuo post…e come sempre sei molto esplicito e diretto e da quando ho scoperto il tuo blog lo seguo volentieri. in quanto la pairone mi dispiace per la sua sconfitta…..ma non giocava in teoria con una tennista di bassa classifica. Avendola vista giocare posso assicurarti che si muove e agisce pur avendo 17 anni da professionista.La Sorribes e ha gia vinto 2/o3 tornei cpnsecutivi da 10.000. .belle anche le tue foto……speriamo comunque che la nostra Italia sia nel maschile che nel femminile si faccia valere…………chi vedresti come vincitore e vincitrice.A domani e se ci riesci invia qualche risultato…..GRAZIE¦¦¦¦

Reply
francomarucci 27 Marzo 2013 - 21:29

Grazie del commento, e come sempre ne sai più di me sui risultati di alcune giocatrici! Grazie del commento, e come sempre ne sai più di me sui risultati di alcune giocatrici! La Sorribes l’ho forse male inquadrata, perché ho seguito domenica ad intermittenza l’incontro con la locale Gozzini, una delle wc date a caso dal circolo fiorentino, e forse perché era così debole la Sorribes ha giocato evidentemente un po’ distratta e faceva parecchi errori piuttosto gravi e marchiani. Ha effettivamente battuto alle quali la Ferrando, buona giocatrice ma piuttosto discontinua. L’altra cosa che mi ha creato un pregiudizio è che la Sorribes non ha classifica ITF junior, e ho certo intuito che non l’avesse perché ormai proiettata sul circuito maggiore. Rimango dell’idea che la Pairone debba cambiare qualcosa nel suo gioco: non ricordo tornei giovanili dove abbia fatto risultati di rilievo, e con le pari età ai grandi slam perde quasi subito.
Mi chiedi di fare pronostici ma è un po’ presto, e bisogna vedere un altro turno. Guardando però al tabellone mi dico che potrebbe essere la volta buona per una italiana, magari Lombardo o Matteucci. Chiesa l’ho appena appena guardata: è parecchio dimagrita e ha fatto bene, perché l’anno scorso era un po’ lenta e pesante. Speriamo abbia messo a posto il diritto, che l’anno scorso faceva dei bei guasti. Tra l’altro sono cascate già alcune tds, tra cui la Ducu. Dovessi dire, ho visto bene quella che l’ha Battuta, la Galfi, una bionda niente male (anche come fisico!). La stessa Pantuckova, che non ho visto, ha fatto parecchia fatica oggi a vincere. Ergo nessuna pare staccarsi. Rimane in gioco la Ferro, ma come dico nel post non mi pare migliorata e più forte dell’anno scorso. Incrociamo le dita. Circa il maschile sono ancora più al buio…

Reply
gino 28 Marzo 2013 - 5:56

Grazie e buona giornata

Reply

Leave a Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.