Mentre è ufficialmente aperta la caccia a Sara Errani, con un sacco di giocatrici che da subito le faranno la posta per impallinarla (e il circuito propone inesorabile ogni settimana giocatrici emergenti, ieri Laura Robson, oggi Coco Vandeweghe e domani chissà), rispondo a vari amici che, come vedo da Wordpress e dalle voci che sono digitate, chiedono insistentemente notizie di Martina Trevisan, due anni fa e mezzo “la” promessa per eccellenza del femminile italiano. Ma approfitto per fare un discorsetto sulle promesse mancate, le giocatrici in caduta verticale, e appunto le desaparecidas. Attenzione però, non ho notizie precise di nessun tipo.
La Trevisan era un mio pallino, l’ho seguita costantemente nel torneo fiorentino giovanile da lei vinto nel 2010, e poi nell’autunno negli incontri giocati per il Prato della serie A femminile. Credo che i miei servizi e resoconti di questi incontri siano ancora online su Spazio tennis, qualcuno può rileggerli. L’ho anche intervistata una volta. Penso di esser stato testimone di uno degli ultimi incontri da lei disputati prima dell’abbandono, novembre 2010, Prato, Prato contro Parioli. In quella occasione Trevisan battè Nastassja Burnett credo 6/4 /7/5: un match di bordate, un braccio di ferro a chi tirava più forte. Martina non giocava poi tantissimo diverso dalla Robson: inconfrontabile il servizio, perché essendo più piccolina e minuta non lo aveva così potente, e pur essendo mancina non aveva lo slice a uscire; anche il movimento era molto diverso. Ma era ugualmente una fondocampista, e l’analogia funziona perché entrambe avevano (hanno) il vincente secco di diritto e di rovescio. Entrambe ogni tanto si incavolavano e demoralizzavano per un punto perso. Verbi al passato perché Trevisan e Robson giocavano gli stessi tornei junior, uno lo ricordo ancora, a Santa Croce. Che successe poi, quando da novembre in avanti di lei non si è saputo più nulla? La motivazione ufficiale dell’abbandono è una malformazione intercostale irreversibile. Possibile non possa guarire operandosi? Cara Martina, se ci sei batti un colpo, dacci informazioni più chiare e attendibili. In fondo hai solo 19 anni essendo una classe 1993, e se guarisci e riscendi in campo puoi fare e dare ancora molto, moltissimo. Ricordo solo che Martina fu, nello stesso 2010, semifinalista di doppio a Wimbledon in coppia con Beatrice Capra, un’altra desaparecida.
Purtroppo il tennis è crudele, e gli abbandoni e le crisi sono sempre in agguato. Ci sono anzitutto gli infortuni, come in questo caso della Trevisan, insieme a motivazioni più oscure. Per esempio la pressione eccessiva dei genitori e dell’ambiente. O un improvviso mancamento di voglia, o l’incapacità di fare tanti sacrifici raccogliendo poco. Oppure l’aver dato quasi tutto nel giovanile e, avendo sbagliato programmazione, trovarsi spompati a 16 anni e mollare.
Per limitarsi al femminile stendo qui una tabella incompleta di giocatrici che sembravano promettere e hanno smontato, sono ferme, sono indietreggiate oppure anche sprofondate.
– Francesca Bernardi, 1992, era in grande ascesa pure lei due-tre anni fa, poi ha fatto uno stop misterioso di due anni, e ora la si rivede a qualche ITF ma non è più lei. Mistero sulle ragioni. Avvistata da me l’ultima volta a Firenze, torneo ITF 2010, sconfitta molto onorevole contro Alexia Virgili, altra promessa mancata.
– Claudia Coppola, 1994, partenopea tedesca, da cinque anni ormai fa quali di tornei da diecimila, mai un giovanile, e non entra mai in tabellone. Ha perso proprio ora la classifica.
– Vivienne Vierin, 1991, altra promessa, ormai boccheggia.
– Sara Eccel, 1994, vicecampionessa dell’Avvenire, fisico notevolissimo, chissà quando ha fatto l’ultimo torneo. È ferma: quale la ragione? Se va avanti così tra una settimana perde la classifica.
– Alexia Virgili, vedi sopra.
– Valentine Confalonieri, 1992, in crisi profonda, ha perso in pochi mesi 400 posizioni in classifica, credo sia prossima all’abbandono.
– Corinna Dentoni, 1989, tutti scommettevano che sarebbe diventata top 50 come minimo, non io: anche lei è in caduta libera ormai irreversibile.
– Martina Caregaro, 1992, anche lei ferma.
– Stefania Fadabini , 1993, chi ne ha notizie le comunichi.
– Martina Parmigiani, 1994, esempio di pessima programmazione: ha cominciato testarda a voler fare gli ITF senior e ora le prende facile dalle 1996. Anche lei fa attività ridotta.
– Francesca Palmigiano, 1994: promessina uno o due anni fa, non riesce più a ingranare e a fare attività regolare.
Mi scuso, non vorrei sembrasse un elenco di morti in guerra, o una serie di appelli di “Chi l’ha visto?”. Chi sa qualcosa di queste giocatrici risponda, mi raccomando.