Luci e ombre nel tennis azzurro

by Franco Marucci

Anzitutto una precisazione: chi avesse letto il comunicato stampa

http://www.comunicatostampa.net/sport/tornei-tennis-giovanile-italiano/

avrà sospettato che io sia un millantatore, non avendo trovato su questo Blog alcun mio articolo o resoconto, contrariamente a quanto promesso, sul recente Torneo giovanile under 18, il 37th City of Florence. Gli è che a pochi giorni dall’inizio del Torneo sono stato scritturato e ingaggiato da Spazio tennis, l’ottimo portale del Tennis diretto da Alessandro Nizegorodcew. Chi volesse leggere i miei  resoconti, sette o otto, molto dettagliati e personali, senza peli sulla lingua soprattutto, e anche il pepato feedback che ne è nato sotto forma di post inviati da lettori e interessati, può farlo collegandosi a quel sito, e rintracciandoli facilmente.

Approfitto per lanciare questo editoriale alla vigilia, ormai, del mese, o dei due mesi, di fuoco della stagione in terra battuta, e di Roma e di Parigi soprattutto. Si deve cominciare dalla estromissione della nostra squadra femminile dalla Fed Cup per mano della Repubblica Ceca. Avevo previsto un 5 a 0 e  non sono andato poi lontano. Non essendo un disfattista, e invece un costruttivo, dico che la sconfitta è stata onorevole e che di più non si poteva fare. Magari Schiavone poteva far meglio contro Safarova, ma i due match contro Kvitova erano proibitivi. Errani poteva giocarsela, ma non su quella superficie e fuori casa, e nonostante tutto poteva far suo il secondo set con un po’ più di attenzione. Purtroppo abbiamo quattro giocatrici di buono, anzi ottimo livello, ma non, al momento attuale, la top ten. Piuttosto: se si portano in Fed Cup quattro giocatrici equivalenti come quelle del nostro quartetto, due rimangono in panchina e scendono in campo solo per il doppio. Sperare che fosse decisivo a Ostrava era un po’ troppo; per cui, come ho suggerito in un articolo tempo fa, era meglio far fare esperienza e panchina  a una o due giocatrici più giovani. Al momento attuale le convocabili sono Burnett (o la Bàrnet come si dice in giro) e la Giorgi (in ordine di simpatia, non di classifica). Se Barazzutti non lo fa rischiano di invecchiare prima della convocazione, ché la più anziana ha “già” 21 anni. Ricordo solo che la Serbia, contro la Russia, ha portato e fatto giocare Jovanovski e Krunic (quest’ultima del 1993).

Le luci vengono da qualche buon risultato nel giovanile. La scorsa settimana benino ha fatto Napolitano e benone Beatrice Lombardo. Nessuno esulti: quel torneo inglese sul duro che ha vinto la Lombardo non è poi così probante, se mai sono probanti i risultati del giovanile. Ho guardato il tabellone e di nomi noti e quotati non c’era nessuno. Però il torneo era lungo, e i match sono stati anche combattuti, e nessuno regala niente. Tecnicamente la Lombardo, che a Firenze ha perso dalla Ferro, non si discute; caratterialmente sì, epperò ha vinto quel torneo, evidentemente, “di carattere”. Anche nei diecimila dollari ITF è venuta una vittoria, e in genere le italiane fanno bene e vanno avanti. Sennonché c’è un abisso di valori tra questi torneini e il circuito maggiore.

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